sabato 4 febbraio 2012

Come ci vedono i francesi

Midi Olympique dedica un'analisi a ciascuna delle squadre impegnate nel Sei Nazioni. Ecco quella sull'Italia di Brunel.


Dov'è l’Italia?
Una volta di più l'Italia è inciampata alle porte dei quarti di finale della RWC, che era il suo obiettivo. Il selezionatore Nick Malett ha lasciato il posto a Jacques Brunel. La Nazionale è entrata in un anno chiave, che la porta verso una transizione fondamentale tra la vecchia guardia (Perugini, Lo Cicero, Masi, Bergamasco) e i nuovi talenti (Toniolatti, Benvenuti, Esposito, D’Apice). Una situazione complicata da gestire. Ma la Squadra Azzurra non avanza nell'ignoto e sa di potersi appoggiare al suo pack, sempre molto competitivo e sperimentato.

Sei Nazioni, un pronostico irriverente

Francia favorita per la vittoria finale, Italia candidata al cucchiaio di legno. Questo il pronostico del MailOnline. Non mancano le valutazioni irriverenti.


Inghilterra

Coach: Stuart Lancaster. Tanto astuto quanto sconosciuto, si dice che come coach ad interim abbia bisogno di un Grande Slam solo per conservare il suo lavoro.
Capitano: Chris Robshaw, in carica per i primi due match. Flanker formato guerriero, è stato l'anima della vibrante stagione degli Harlequins.
World Cup: Nessuno vuole ricordarla. La domanda è: può il prossimo ciclo quadriennale portare l'Inghilterra da Queenstown alla lista dei Queen’s Honours?

venerdì 3 febbraio 2012

Sei Nazioni, l'Italia e le altre

4 febbraio – Stade de France
FRANCIA-ITALIA
Arbitro Nigel Owens (Galles)

4 febbraio – Murrayfield
SCOZIA-INGHILTERRA
Arbitro George Clancy (Irlanda)

5 febbraio – Lansdowne Road
IRLANDA-GALLES
Arbitro Wayne Barnes (Inghilterra)


ITALIA
Ecco dunque la prima Nazionale di Brunel. Rappresenta bene lo stile del nuovo selezionatore azzurro, che tenta di coniugare pragmatismo e innovazione. Certo, la parola d'ordine è “coraggio”. Ma chi ricorda il Perpignan vincente di Brunel sa che l'idea di un rugby avventuroso è sempre stata temperata da una precisa valutazione delle opzioni realisticamente disponibili. Quel Perpignan era più una squadra operaia che un magma di talenti volatili.

martedì 31 gennaio 2012

Giocare a rugby con il Gps


A Parigi contro la Francia gli azzurri giocheranno per la prima volta con il Gps sotto la maglia. Il dispositivo servirà a monitorare i giocatori in azione, ottimizzarne il rendimento, la gestione del recupero fisico e ad immagazzinare una serie di dati che saranno studiati dal ct Jacques Brunel e dal suo staff. Alcuni di questi dati saranno “leggibili” in diretta, un po' come avviene con la telemetria delle monoposto in Formula Uno. Non si tratta di una novità assoluta per il rugby. Numerose squadre hanno già sperimentato il Gps.
Azzurri tecnologici. Il dispositivo verrà posizionato sotto le maglie di Parisse e compagni in una speciale imbracatura in neoprene, che non dovrebbe dare particolari fastidi ai giocatori né provocare rischi in fase di collisione. Una specie di taschino avvolge l'antenna e sarà piazzato fra le scapole. “Non è un navigatore, nel senso che non diremo ai nostri giocatori dove andare – ha spiegato il manager dell'Italrugby Luigi Troiani -. Io la definirei piuttosto un'antenna ricevitrice”. Di ogni azzurro impiegato in partita si saprà tutto: chilometri percorsi, velocità media, velocità massima, calorie bruciate. “E se un giocatore dovesse perdersi – scherza Troncon - almeno sapremo dove andarlo a recuperare”.