Pierre Villepreux, già tecnico della Francia e dell'Italia, guru del gioco totale, su Midi Olympique ha analizzato cosa accade all'interno di una squadra sconfitta (in questo caso la Francia battuta dall'Italia) e come si può tornare vincenti passando attraverso un fallimento.
Questa settimana non ho avuto tempo di scrivere della sconfitta francese contro l'Italia. Sull'evento è stato versato molto inchiostro. Naturalmente, quando si verifica una battuta d'arresto non prevista, lo staff tecnico subisce critiche e deve affrontare opinioni di ogni tipo. Tutti gli allenatori, indipendentemente dal livello sanno che devono fare i conti con risultati buoni e cattivi, che rafforzano o indeboliscono, talvolta distruggono. Al più alto livello, successi e fallimenti possono trasformare i meriti di un allenatore in demeriti, e viceversa. A seconda dei casi, si possono apprezzare le competenze o condannarle. Questa credibilità o questo deficit di competenze si perdono e ritornano altrettanto velocemente, ma le situazioni negative, quando si trasformano in una sconfessione, creano un enorme spreco nel contesto di un progetto di quattro anni messo in atto per rendere possibili alla nostra squadra nazionale le migliori prestazioni nella successiva Coppa del Mondo.