sabato 12 marzo 2011

ITALIA-FRANCIA 22-21 FANTASTICO FANTASTICO FANTASTICO!!!!

La meta di Andrea Masi
Mirco Bergamasco
FANTASTICA IMPRESA DELL'ITALIA AL FLAMINIO. GLI AZZURRI DI NICK MALLETT BATTONO PER LA PRIMA VOLTA LA FRANCIA NEL SEI NAZIONI. UNA META DI MASI E 17 PUNTI AL PIEDE DI MIRCO BERGAMASCO PER IL 22-21 FINALE. L'ITALIA ASPETTAVA QUESTO RISULTATO DA 14 ANNI, DALLA VITTORIA DI GRENOBLE, CHE FINORA ERA RIMASTA L'UNICA CONTRO I TRANSALPINI.
    Placcaggio di Semenzato

    Sergio Parisse





    IL TABELLINO




    Italia: Masi; Benvenuti, Canale, Garcia, Mi. Bergamasco; Orquera (18' st Burton), Semenzato; Parisse (cap.), Barbieri (18' st Derbyshire), Zanni; Del Fava, Dellapè (12' st Geldenhuys); Castrogiovanni, Festuccia (7' st Ghiraldini), Lo Cicero (7' st Perugini). All. Mallett.
    Francia: Medard; Huget, Rougerie, Jauzion (31' st Traille), Clerc; Trinh-Duc, Parra; Chabal (17' st Thion), Bonnaire, Dusatoir (cap.); Nallet (17' st Harinordoquy), Pierre; Mas (1' st Ducalcon), Servat (18' st Guirado), Marconnet. All. Lievremont.
    Arbitro: Lawrence (Nuova Zelanda).
    Marcatori: 2' cp Mi. Bergamasco, 15' m. Clerc, 21' cp Parra, 24' cp Mi. Bergamasco; st 6' cp Parra, 11' m. Parra t. Parra, 20' m. Masi t. Mi. Bergamasco, 24' cp Mi. Bergamasco, 28' cp Parra, 31' cp. Mi. Bergamasco, 36' cp Mi. Bergamasco calcio. 
    Note: spettatori 34.000, primo tempo 6-8.

    LE FOTO





    Nostalgia di Dominguez

    Massimo Calandri, giornalista di Repubblica, ha intervistato Diego Dominguez alla vigilia del match del Flaminio tra Italia e Francia.

     
    Ci fosse ancora Diego Dominguez, oggi una partita come questa potremmo anche sognare di vincerla, invece di pensare già al cucchiaio di legno e allo spareggio di sabato prossimo con la Scozia. Ci fosse lui, che calciava l´ovale come nessuno - nel ‘97 a Grenoble segnò coi piedi metà dei 40 punti dell´unico successo sui "galletti" - , in questi anni avremmo cambiato l´inerzia di un Sei Nazioni che ci vede sempre troppo lontani dagli altri. Invece Italia-Francia al Flaminio (ore 15.30, diretta su SkySport2 e differita su La7 dalle 18) sembra una favola per bambini cattivi. Con gli azzurri destinati a finire nelle fauci dell´Orco: il gigante barbuto, Sébastien Chabal.
    «Entriamo in campo aggressivi e determinati, mostrando di non aver paura: se riusciamo a restare in partita per un´ora, allora la favola può avere un lieto fine».
    Parola di Diego Dominguez.


    mercoledì 9 marzo 2011

    All Blacks, trucchi contagiosi

      
    Da mesi spopolano su You Tube. Centinaia di migliaia di visitatori si sono chiesti se le abilità dimostrate in questo video da tre All Blacks sono reali o se si tratta di una burla tecnologica raffinata. Si sono moltiplicate le parodie e gli stessi All Blacks hanno messo sulla strada giusta i fans con una versione autoironica a base di hot dog. Inevitabile la dissacrante risposta degli australiani. Ma in tutto il mondo c'è chi ha provato a imitare gli All Blacks, raggiungendo spesso vette elevatissime di comicità.

    Chabal, la Francia non ha di meglio?

    Sebastien Chabal, il Cavernicolo oppure l'Orco nel bestiario mediatico, è da anni un'icona del rugby francese. Ma il suo rendimento e il suo mediocre bagaglio tecnico sono stati spesso bersaglio di critiche severe. Dopo la deludente prestazione contro l'Inghilterra ecco come lo ha trattato un giornalista di Liberation. In attesa che l'Orco si riscatti contro l'Italia.

    Sebastien Chabal
     E' possibile darci un taglio? Vale davvero la pena di parlarne? Rispondo con una domanda: conosci una sola persona nel "popolo del rugby" che sia soddisfatta per la presenza di Sebastien Chabal nel team di Francia? La risposta è no. Che ci fa lì?
    Intervistato sulla prestazione dell'uomo che ha iniziato la partita contro l'Inghilterra nella posizione di numero otto, Marc Lievremont ha detto: "Non mi sento di dire che abbia fatto una brutta partita”. Aveva però dovuto attendere fino al 14' per vedere intervenire il giocatore del Racing per la prima volta nel gioco, quando il XV di Francia aveva già realizzato due movimenti importanti (due azioni lunghe circa un minuto, con sette e nove tempi di gioco).
    E che cosa ha fatto Chabal? Un tocco pericoloso su una palla che era schizzata fuori da una ruck mal negoziata, invece di andare a terra per controllarla. Abbiamo poi notato, a suo debito, un fuorigioco grossolano che ha portato al terzo penalty di Flood (17'), due percussioni sulle quali, dopo aver avanzato di un metro, è indietreggiato di due o tre (18', 26'), e due partenze da mischie disordinate, una dalla quale è stato salvato dall'arbitro che ha concesso una penalità alla prima linea francese (20'), l'altra che ha provocato il gioco al piede di Huget e restituito la palla all'Inghilterra (24').

    lunedì 7 marzo 2011

    Il terremoto e l'orgoglio dei Crusaders

    Il 22 febbraio alle 12.51 un devastante terremoto ha colpito Christchurch, la seconda città della Nuova Zelanda. Attualmente il bilancio è di 113 morti e circa 200 dispersi. Christchurch è anche la base dei Crusaders, la franchigia della provincia di Canterbury che ha vinto 7 volte il torneo di Super Rugby dell'emisfero sud. Un giornalista di Christchurch ha scritto questo articolo che meglio di ogni altra considerazione può far capire il significato di questa squadra per i Cantabrians, gli abitanti di Canterbury.


    Io vivo in una zona di guerra. Almeno questo è quello che sembra e si sente. Vedo gente senza nulla, in mezzo a persone con qualcosa, ma nessuno può sfuggire alla violenza del terremoto quando succede e continua ad accadere, scossa dopo scossa. Le nostre strade e case sono danneggiate, la nostra bella città in rovina, il nostro modo di vivere è cambiato e c'è dolore nei nostri cuori dietro le lacrime che tratteniamo per coloro che abbiamo perso. I media vanno giro per la città con le loro macchine fotografiche e, con la scusa che sono là per portarvi la storia, mostrano al mondo la devastazione che un terremoto può infliggere, strizzano l'ultima goccia di insincerità dal pianto rotto delle interviste, e poi se ne vanno in cerca di qualcos'altro che catturi l'attenzione tv, lasciandosi alle spalle il caos che li ha accolti e i poveri sfortunati che hanno intervistato.

    Grenoble, 22 marzo 1997

    Francia-Italia   32-40



    Francia: Sadourny; Ougier, Delaigue, Bondouy, Saint-André; Aucagne, Accoceberry; Pelous, Costes (59' Betsen), Benetton; Miorin, Merle; Tournaire, Dalmaso (75' Ibanez), De Rougemont. All. Skrela e Villepreux.
    Italia: Pertile; Vaccari, Bordon, I. Francescato (24' Mazzariol), Mar. Cuttitta; Dominguez, Troncon (39'-42' Guidi); Gardner, Giovanelli, Sgorlon; Cristofoletto, Croci; Properzi, Orlandi, Mas. Cuttitta. All. Coste.
    Arbitro: McHugh (Irlanda).
    Marcatori: 5' m. I. Francescato t. Dominguez, 14' m. tecnica Francia t. Aucagne, 17' cp Dominguez, 20' cp Aucagne, 24' cp Aucagne, 30' cp Dominguez, 34' m. Gardner t. Dominguez; 52' m. Bondouy t. Aucagne, 56' m. Croci t. Dominguez, 62' cp Dominguez, 68' cp Dominguez, 74' m. Vaccari t. Dominguez, 79' m. Sadourny, 82' m. Bondouy t. Aucagne.
    Note: primo tempo 13-20.