venerdì 16 settembre 2011

Pazzo ovale/3

Lavanderia. Durante la partita Usa-Russia l'arbitro Pearson è stato travolto dal capitano statunitense Clever, prima di una lite fra numerosi giocatori. L'arbitro, risollevatosi dal campo allentato dalla pioggia, ha richiamato i capitani a una maggiore disciplina e poi, rivolto a Clever ha detto. "Ti mando il conto della lavanderia".
Scandaloso Tindall. Adesso c'è anche il video. Mike Tindall, da sei settimane marito di Zara Phillips, pronipote della regina Elisabetta, era stato accreditato dei tabloid inglesi di comportamenti non proprio regali in un bar di Queenstown dopo la prima partita dell'Inghilterra. Tindall avrebbe strofinato il volto sul seno di un'ammiratrice. Ora il video in cui ne abbraccia un'altra e si fa baciare sul capoccione pelato. La portavoce di Zara ha rifiutato ogni commento.
Supertifoso. Sul muro di una chiesa nel centro di Wellington qualcuno ha scritto: Dio ama gli All  Blacks.
Metaman. Il canadese Mackenzie ha segnato in tutte le ultime quattro partite degli americani, andando in meta spesso portandosi avanti la palla al piede. Commento del capitano Riordan: "Tre mete senza mai toccare la palla".
Piedone. Il pilone argentino Martin Scelzo ha rischiato di non giocare la prima partita perché senza scarpe. Sembra che nella fretta della partenza abbia portato con sè due scarpe sinistre e che non sia riuscito a trovare in Nuova Zelanda un paio adatto allo scopo, perché la sua misura è il 52. Un tifoso argentino in arrivo dal Sudamerica avrebbe provveduto a portagli le calzature giuste.
Buon appetito. Diete diverse per gli australiani dopo la partita con l'Italia. Pocock è arrivato in sala stampa mangiando una banana, mentre il pilone Kepu divorava ali di pollo. Molto soddisfatto si è leccato le dita prima di stringere la mano ad alcuni giornalisti.

Sesto giorno: valanga nera

NUOVA ZELANDA-GIAPPONE 83-7

Gli All Blacks travolgono i giapponesi di John Kirwan nel secondo match del girone A. I neozelandesi, che avevano chiuso il primo tempo sul 38-0, hanno marcato 13 mete. A segno Ellis, Hore, Kahui 2, Kaino, Mealamu, Nonu, Slade, Smith, Thomson, Toeava, S Williams 2.

Gli azzurri per il match con la Russia

Dodici cambi rispetto alla partita d'esordio con l'Australia. Nick Mallett ha annunciato la formazione azzurra che affronterà la Russia martedì 20 settembre.
15. Andrea Masi
14. Giulio Toniolatti
13.Tommaso Benvenuti
12. Matteo Pratichetti
11. Luke McLean
10. Riccardo Bocchino
9. Edoardo Gori
8. Sergio Parisse (capitano)
7. Mauro Bergamasco
6. Paul Derbyshire
5. Marco Bortolami
4. Quintin Geldenhuys
3. Lorenzo Cittadini
2. Fabio Ongaro
1. Salvatore Perugini.
A disposizione: Tommaso D'Apice Martin Castrogiovanni, Cornelius van Zyl, Alessandro Zanni, Pablo Canavosio, Luciano Orquera, Alberto Sgarbi.

giovedì 15 settembre 2011

I mondiali del Passero

E' attivo sul sito della Tribuna di Treviso il nuovo blog di Andrea Passerini, che trasmette i suoi post direttamente dalla Nuova Zelanda. Da non perdere.
Questo il link: I mondiali del Passero

Festa rinviata per McCaw

Richie McCaw non disputerà la sua centesima partita con gli All Blacks contro il Giappone. Il capitano neozelandese verrà lasciato a riposo in via precauzionale per un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. Con la maglia numero 7 giocherà Thomson. Stessa sorte per Mils Muliaina, che avrebbe dovuto disputare la partita numero 99. Nel ruolo di estremo è stato spostato Toeava. Fuori per infortunio anche Carter e Dagg.

Quinta giornata: vincono gli Usa

USA-RUSSIA 13-6

Sfida tra le due prossime avversarie dell'Italia. Gli americani hanno la meglio sui russi all'esordio mondiale grazie a una spettacolare meta del mediano di mischia Mike Petri. Per circa un'ora gli Usa hanno tenuto meglio il campo, grazie a una migliore organizzazione generale, ancorata a un buon pack che si è fatto valere sia in mischia sia in touche. Tra le individualità di spicco il capitano Todd Clever e il centro Paul Emerick, mentre la velocissima ala Ngwenya, famoso per aver battuto Habana in uno sprint lungolinea, ha avuto poche possibilità di mettersi in luce. Mediocre la gestione del gioco da parte della mediana. Buona la difesa, come già dimostrato contro l'Irlanda. I russi si sono confermati squadra rocciosa ma dall'approccio piuttosto primitivo. Sono emersi alla distanza e avrebbero potuto riequilibrare il risultato nei minuti finali. 

Ritratto di McCaw, 100 volte All Black


Giocando contro il Giappone, Richie McCaw sarà il primo All Black a raggiungere le 100 presenze in nazionale. Ecco i tratti essenziali della sua biografia.



Hugh Richard "Richie" McCaw compirà 31 anni il 31 dicembre. E' nato a Oamaru nel Nord Otago, dove è vissuto fino al 1994 quando si è trasferito a Dunedin per iscriversi alla Otago Boys' High School. Nel 1999 si iscrive alla Lincoln University di Christchurch e viene selezionato nella nazionale Under 19. L'anno successivo gioca nell'Under 21 e partecipa con Canterbury al campionato delle provincie. Nel 2001 debutta con i Crusaders nel Super 14. Quello stesso anno viene selezionato per il tour di fine stagione degli All Blacks, anche se ha giocato solo otto minuti nel Super 14. Non ha ancora 21 anni quando debutta con gli All Blacks il 17 dicembre 2001 contro l'Irlanda: è il man-of-the-match in una partita vinta 40-29. E' l'All Black numero 1014. Viene selezionato come prima scelta degli All Black per il ruolo di openside flanker in vista della Coppa del Mondo 2003. Nel 2006 in occasione ancora di una partita contro l'Irlanda (45-7) è  nominato capitano degli All Blacks. Li guida nella Coppa del Mondo 2007 e in quella in corso. E' altro 187 centimetri e pesa 106 chili. Il suo soprannome è Fluffy.

mercoledì 14 settembre 2011

Quarta giornata: i risultati

Scozia-Georgia 15-6
Canada-Tonga 25-20
Samoa-Namibia 49-12

Vittoria senza mete per la Scozia contro una squadra georgiana fisicamente all'altezza, ma povera di idee. Di Parks tutti i punti scozzesi: quattro calci e un drop nella pioggia di Invercargill. Partita equilibrata tra Canada e Tonga. Canadesi subito in vantaggio 10-0, poi sorpasso degli isolani fino al 20-13 grazie a due mete del centro Piutau. Nell'ultimo quarto d'ora controsorpasso definitivo con due mete canadesi. Vittoria della migliore organizzazione, mentre a Tonga non sono bastate alcune individualità di spicco. Sono bastati 49 secondi a Samoa per segnare la prima di sei mete alla Namibia. Tre volte oltre la linea Alesana Tuilagi.

L'Irlanda vince ma delude

Irlanda deludente contro gli Stati Uniti, battuti 22-10 senza punto di bonus. Ecco la preoccupata analisi dell'Irish Times in vista della sfida com l'Australia.

Viviamo in un tempo in cui pazienza, precisione e punch sono necessari, fuori dalla mischia e dalla rimessa laterale, e l'Irlanda è ancora alle prese con i concetti di base del gioco degli avanti. Quando erano passati 78 minuti e 40 secondi della partita contro gli Stati Uniti Eoin Reddan ha messo le mani sulla palla. Poco prima Ronan O'Gara aveva spinto l'Irlanda verso la linea degli Stati Uniti con un calcio. Paul O'Connell aveva come al solito catturato la rimessa laterale, ottava della serie. L'Irlanda era così partita con una maul e con Jerry Flannery nel ruolo di timoniere. La maul ha portato a 12 metri dalla linea di meta una squadra assatanata e pronta al balzo conclusivo. E di un balzo c'era bisogno per realizzare la meta che avrebbe portato non solo un punto di bonus, ma anche un po' più di soddisfazione. Sicuramente con 80 secondi sul cronometro e la panchina irlandese ormai vuota gli yankee sarebbero caduti in un intelligente schema irlandese fatto di linee efficaci e di camminatori destinati ad aprire la difesa e permettere a Tommy Bowe la tripletta. C'è stata una giocata intelligente, con la corsa rotta di Brian O'Driscoll per O'Gara che calciava un chip per la caccia di Keith Earls. La palla rimbalzava lontano dalla linea Usa provocando un rinvio dai 22; orologio a 79 minuti. Esattamente un minuto dopo il centro esterno Usa Paul Emerick correva sotto i pali irlandesi per sette punti. Gli yankee arrivavano a cinque punti dal punto di bonus e l'Irlanda lo perdeva.

martedì 13 settembre 2011

Italia-Australia, qualche cifra



Le statistiche non mentono. Senza voler gettare la croce su nessuno, viene da chiedersi cosa accadrebbe se avessimo trovato qualche antenato italiano a Will Genia e Quade Cooper.
Mediani. I mediani australiani sono stati i due giocatori che hanno fatto più strada in avanzamento con la palla in mano: 82 metri il primo, 88 il secondo. Stando all'analisi pubblicata su www.scrum.com Orquera è avanzato per 12 metri, Semenzato zero. I migliori ball carrier per l'Italia sono stati Masi (46), Zanni (28), Bergamasco (27), Benvenuti (22) e Parisse (21). Orquera ha giocato 21 palloni: 6 calci, 13 passaggi, 2 corse. Semenzato ne ha toccati 37: 11 calci, 24 passaggi, 2 corse. Cooper di palloni ne ha gestiti 53: 12 calci, 31 passaggi, 10 corse. Genia 77: 7 calci, ben 65 passaggi, 5 corse. Sono cifre che evidenziano la distanza fra le due squadre in termini di volume di gioco.
Difesa. Di Parisse il maggior numero di placcaggi, 18, ma con 3 errori. Immacolato il tabellino difensivo di Garcia (14 placcaggi), Del Fava (13), Van Zyl (11), Zanni (8), Barbieri (8). Hanno sbagliato un placcaggio ciascuno Masi, Benvenuti, Canale, Bergamasco, Orquera, Semenzato, Lo Cicero, Ghiraldini e Castrogiovanni. Tra gli australiani il placcatore più impegnato è stato Pocock (8), l'unico errore è stato commesso da Elsom.
Disciplina. Hanno concesso penalty Parisse (2), Bergamasco, Semenzato, Ghiraldini, Zanni, Barbieri, Derbyshire e Gori. Il più falloso degli australiani è stato Vickerman, 3 calci contro.

Italia, più ombre che luci

La meta di Alexander
Dopo la sconfitta con l'Australia, gli azzurri hanno tre settimane per raggiungere il top delle proprie potenzialità e affrontare il prevedibile spareggio con l'Irlanda. In mezzo ci sono le tappe di avvicinamento contro Russia e Stati Uniti. Non saranno passeggiate, ma perdere una di queste partite sarebbe più che una delusione, sarebbe il fallimento totale della spedizione. Il primo tempo dell'Italia contro i Wallabies e le difficoltà dell'Irlanda a superare l'ostacolo Usa sembrano avvalorare la diffusa opinione che gli azzurri se la possano giocare. Ma 40 minuti di buon rugby non bastano a dare certezze.

lunedì 12 settembre 2011

L'Italia regge solo un tempo

AUSTRALIA 32
ITALIA 6
Ioane sfugge alla difesa di Orquera e Castrogiovanni
Italia sconfitta all'esordio in Coppa del mondo. Ecco un resoconto "neutrale", quello del Daily Telegraph.

Dopo un inizio balbettante, l'Australia ha realizzato un formidabile cambio di marcia e colpito con quattro mete nel secondo tempo per superare l'Italia nella partita di apertura della Coppa del Mondo al North Harbour Stadium. I campioni del Tri-Nations erano bloccati sul 6-6 dopo un'arcigno primo tempo, ma le mete di Ben Alexander, Adam Ashley-Cooper, James O'Connor e Digby Ioane li ha visti ottenere poi la vittoria con il punto di bonus.

domenica 11 settembre 2011

Terza giornata: i risultati

Australia-Italia 32-6
Irlanda-Usa 22-10
Sudafrica-Galles 17-16


L'Italia regge per un tempo e va al riposo sul 6-6. Poi l'Australia accelera e segna quattro mete in 17 minuti. Gli azzurri avrebbero meritato di rendere meno pesante il passivo con una meta nel finale su spinta eccellente della mischia chiusa, ma Parisse e Gori hanno mancato il controllo conclusivo, anche se un fallo australiano non rilevato avrebbe dovuto portare a un nuova mischia a 5 metri. Non ha brillato l'Irlanda, avversario decisivo per l'Italia, che è comunque riuscita a battere gli Usa, ma senza punto di bonus (in meta due volte Bowe e una Best). Match mozzafiato tra Sudafrica e Galles, con i campioni del mondo che hanno realizzato il sorpasso nell'ultimo quarto con una meta di Hougaard, da poco entrato in campo dalla panchina, trasformata da Morne Steyn per il minimo vantaggio. Nel finale il Galles avrebbe potuto tornare in vantaggio, ma Priestland ha sbagliato un drop e Hook ha mancato un piazzato. Ora dovrà battere Samoa per qualificarsi.

Pazzo ovale/2

Affamati. Al loro arrivo in Nuova Zelanda i tongani sono stati circondati dalla curiosità dei media. Le domande dei giornalisti all'aeroporto si sono moltiplicate, fino a quando il manager tongano ha manifestato segni di nervosismo. “Basta con le interviste – ha detto – questi ragazzi non mangiano da quattro ore”.
Meglio vincere. L'allenatore sudafricano ha esibito un distillato di saggezza: “Tra vincere e perdere non c'è molta differenza, salvo che ti senti meglio dopo aver vinto”.
Ingorgo. Il match inaugurale della Coppa del mondo ha mandato in tilt il sistema dei trasporti di Auckland. Ha destato scandalo che la mamma dell'All Black Kieran Reid non si riuscita ad arrivare in tempo all'Eden Park. Il sindaco di Auckland ha aperto un'inchiesta e annunciato risarcimenti.
La manica. Sonny Bill Williams ha dovuto cambiare la maglia lacerata surante la partita degli All Blacks contro Tonga, cosa che ha permesso di svelare completamente l'entità dei suoi tatuaggi. Didascalico il suo commento sull'episodio: “Un tongano ha cercato di staccarmi la testa, ma è riuscito solo a staccarmi una manica”.
All Blacks B. Brillante attacco del pezzo di Gregor Paul (New Zealand Herald) sulla stentata vittoria degli inglesi sui Pumas: “Vestita esattamente come gli All Blacks, l'Inghilterra ha giocato esattamente come l'Inghilterra”.