Francia favorita per la vittoria finale, Italia candidata al cucchiaio di legno. Questo il pronostico del MailOnline. Non mancano le valutazioni irriverenti.
Inghilterra
Coach: Stuart Lancaster. Tanto astuto quanto sconosciuto, si dice che come coach ad interim abbia bisogno di un Grande Slam solo per conservare il suo lavoro.
Capitano: Chris Robshaw, in carica per i primi due match. Flanker formato guerriero, è stato l'anima della vibrante stagione degli Harlequins.
World Cup: Nessuno vuole ricordarla. La domanda è: può il prossimo ciclo quadriennale portare l'Inghilterra da Queenstown alla lista dei Queen’s Honours?
L'uomo da marcare: David Strettle. L'ala più in forma della Premiership ama scartare all'interno, prendere a bersaglio gli avanti lenti e danzare intorno a loro.
Il problema maggiore: Una squadra giovane e inesperta tenterà di giocare un rugby espansivo e ad alto rischio nel pantano di Murrayfield.
Slogan di squadra: “Quello che accade in tour, resta nei giornali”.
Pronostico: Quarto posto.
Numeri: Lancaster ha passato 9 ore incontrando uno per uno i suoi giocatori il primo giorno del suo incarico.
Francia
Coach: Philippe Saint-Andre. Volto familiare per i tifosi di Gloucester e Sale, il “Maiale” (a quanto pare un soprannome affettuoso) è stato anche coach di Jonny Wilkinson a Tolone.
Capitano: Thierry Dusautoir. Il giocatore dell'anno IRB ha salvato in qualche modo la testa in Nuova Zelanda, mentre tutto intorno si gridava alla rivoluzione. Ha realizzato alcune prestazioni stupefacenti.
World Cup: Addio al professore pazzo Marc Lievremont e un caldo benvenuto al pilone David Attoub, (secondo l'accusa) straordinario nell'infilare dita negli occhi.
L'uomo da marcare: Imanol Harinordoquy. Suo il tour de force anti-inglese che ha portato alla rinascita francese alla Coppa del mondo.
Il problema maggiore: E' sempre possibile un ammutinamento di giocatori dopo una sconfitta.
Slogan di squadra: "Dipende tutto dall'umore".
Pronostico: Primo posto.
Numeri: Quattro delle 5 ultime vittorie francesi nel torneo sono arrivate in anni pari (2002, 2004, 2006, 2010); sarà così anche nel 2012?
Irlanda
Coach: Declan Kidney. L'insgnante di matematica che parla dolcemente è sotto crescente pressione. Ha proprio bisogno di un calcolatore per sommare l'età dei suoi scricchiolanti giocatori.
Capitano: Paul O’Connell. In assenza dell'infortunato Brian O’Driscoll, l'Irlanda si è convertita al Re Leone.
World Cup: Non è cambiato molto e questo è il problema per le grandi aspettative del pubblico irlandese. Il conservatore Kidney si è bloccato sulle facce più familiari, il che non è neccessariamente una cattiva cosa.
L'uomo da marcare: Stephen Ferris. Al suo meglio gioca come un irritabile orso affamato che è stato appena risvegliato dal letargo con un trapano molto rumoroso.
Il problema maggiore: Non riescono a tradurre il successo delle rappresentative provinciali nella gloria del Sei Nazioni.
Slogan di squadra: ”Abbiamo fede in Paul O’Connell” (leggermente emendato dopo l'infortunio di Brian O'Driscoll).
Pronostico: Terzo posto
Numeri: Ha vinto solo un campionato contro i 5 della Francia, anche se ha realizzato solo due punti in meno nella classifica all-time.
Italia
Coach: Jacques Brunel. La terza faccia nuova nella squadra di allenatori del Sei Nazioni. Il francese crede di poter trasformare l'Italia in una contendente per la vittoria in un paio di stagioni. Auguri.
Capitano: Sergio Parisse. E' il one-man team. Un uragano in campo che merita di guidare la sua squadra sul più ampio palcoscenico dello Stadio Olimpico.
World Cup: Il nuovo coach promette un gioco più espansivo, ma se i giocatori, e in particolare i trequarti, riusciranno a metterlo in pratica resta un interrogativo.
L'uomo da marcare: Martin Castrogiovanni. L'uomo delle caverne di Leicester mangia piloni inglesi a colazione. Con il Weetabix.
Il problema maggiore: Un possibile fallimento nel ripetere l'emozionante vittoria dello scorso anno con la Francia. Un altro cucchiaio di legno occhieggia all'orizzonte.
Slogan di squadra: “Datela a Sergio”.
Pronostico: Sesto posto.
Numeri: E' finita in fondo alla classifica in 9 delle ultime 12 stagioni. Le accadrà ancora.
Scozia
Coach: Andy Robinson. Ha già lanciato la sua prima granata verbale quando ha definito Delon Armitage ‘arrogante’.
Capitano: Ross Ford. Con Kelly Brown infortunato, la Scozia si è affidata a Ford. Nessun dubbio sulle sue qualità di tallonatore, ma è difficile che abbia il carisma di Rob Roy.
World Cup: E' arrivata corta contro l'Inghilterra a Auckland e questo condizionerà giocatori e management, ma la vendetta può essere vicina quanto lo è sabato.
L'uomo da marcare: John Barclay. Il più naturale openside del torneo sembra tornato al suo meglio. E' la chiave per sbloccare il potenziale scozzese.
Il problema maggiore: Una grande mancanza di mete, non di voglia di provarci. La Scozia non possiede una lama tagliente e senza il supremo interprete dei calci, Chris Paterson, può avere difficoltà a fare punti.
Slogan di squadra: “Se non è buona la prima, no-try, no-try e ancora no-try”.
Pronostico: Quinto posto.
Numeri: Con Robinson la Scozia ha segnato 20 mete in 24 partite, 0.8 per match. Ne ha concesse 38.
Galles
Coach: Warren Gatland. Il Kiwi adottato ha firmato un nuovo contratto per assicurare che questa generazione di talenti mantenga le sue promesse.
Capitano: Sam Warburton. A parte un placcaggio illegale, è stato il giocatore del mondiale tra le Home Nations e se continua su questi standard è un candidato a capitanare i Lions il prossimo anno.
World Cup: L'affaticamento post-torneo ha prodotto un'enorme lista di infortunati. Mancano tre dei primi cinque uomini del mondiale e restano i dubbi su un flanker, un'apertura e un centro di prima qualità.
L'uomo da marcare: George North. L'ala-mostro non può apparire come un altro Shane Williams, ma è altrettanto pericoloso.
Il problema maggiore: Tornati a Cardiff i giovani della squadra sentiranno la pressione più di quanto l'avvertissero dall'altra parte del mondo.
Slogan di squadra: “Se sei buono abbastanza, allora sei vecchio abbastanza”.
Pronostico: Secondo posto.
Numeri: Alain Rolland, l'uomo che ha espulso Warburton nella semifinale della Coppa del mondo, è stato cancellato dalle partite del Galles. Pura coincidenza, naturalmente.
Luke Benedict
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