mercoledì 22 giugno 2011

La legione straniera di Martin Johnson

Tredici dei 45 giocatori scelti da Martin Johnson per il primo raduno dell'Inghilterra in vista della Coppa del mondo non sono propriamente inglesi. La cosa fa discutere. Questo gli articoli pubblicati dal sito internet Scrum-Espn e dal Guardian.

Thomas Walrdom
Dopo l'annuncio della prima selezione inglese in vista della Coppa del mondo, il manager Martin Johnson è stato costretto a difendere i connotati multinazionali del gruppo. Fa titolo il fatto che il 27% dei 45 giocatori che hanno la possibilità di trovare posto nei 30 della convocazione finale di Johnson sono nati all'estero – un dato di fatto “celebrato” dall'ultima edizione della rubrica Sevens Scrum.
Australia
L'esordiente mediano di mischia dei Wasps Joe Simpson è nato a Sydney, tanto da guadagnarsi il soprannome ingegnoso di Dingo. Nato da madre neozelandese e padre inglese, Simpson è stato cresciuto essenzialmente a rugby. Educato a Ealing, ha giocato nella stessa squadra giovanile di Richmond del suo compagno nei Wasps Dom Waldouck. Simpson ha fatto apparizione nell'Inghilterra, arrivando dalla panchina contro i Barbarians australiani, ma è stata una partita senza cap. Con una previsione di tre posti di mediano di mischia disponibili, il veloce Simpson conta di battere la concorrenza e prendere un posto sull'aereo per la Nuova Zelanda.
 

Kenia
Dopo 20 anni di onorato servizio, Simon Shaw è inglese come il tè del pomeriggio, ma per gli scopi di Sevens Scrum, può segnare la casella in virtù delle sue radici a Nairobi. L'affidabile seconda linea è passato dal Bristol ai Wasps nel 1997, non prima di aver fatto il suo debutto con l'Inghilterra nel 1996. Fino ad oggi ha collezionato un totale di 66 caps con l'Inghilterra in 15 anni di carriera internazionale e punteggiato il suo CV come uno straordinario performer durante il tour 2009 in Sudafrica dei Lions. Il veterano ha realizzato senza dubbio uno dei migliori show di una seconda linea contro gli Springboks nel secondo test e spera di avere un impatto simile con l'Inghilterra in Nuova Zelanda, quando avrà 38 anni.
 

Nuova Zelanda
Il flanker di Leicester Thomas Waldrom è l'ultimo dei Kiwi ad essere arruolato nelle file dell'Inghilterra e si unisce ad artisti del calibro di Riki Flutey, Shontayne Hape e Dylan Hartley in lotta per avere la possibilità di recitare per il loro paese di adozione sul suolo di “casa”. Flutey ha già 13 caps, mentre Hape e Hartley fanno parte abitualmente del gruppo, ma la chiamata del numero 8 dei Tigers Waldrom fa alzare qualche sopracciglio, visto che ha giocato solo una stagione completa in Inghilterra dopo il suo arrivo dai Canterbury Crousaders nell'estate del 2010. Waldrom è dietro il rivale di club Jordan Crane nell'ordine gerarchico di Welford Road in questa stagione, ma Johnson preferisce chiaramente il neozelandese al capitano degli England Saxsons che ha guidato le seconde scelte alla gloria della Churchill Cup quest'anno. Crane sarà frustrato dall'esclusione anche se non scarica i suoi sentimenti pubblicamente su Twitter, a differenza del suo compagno di terza linea Luke Narraway.
 

Samoa
Mentre quattro dei suoi fratelli hanno scelto Samoa, Manu Tuilagi ha da lungo tempo indirizzato il suo futuro internazionale sull'Inghilterra - ma c'è voluta una battaglia con il ministero degli Interni per provare la sua devozione. Tuilagi ha avuto una notevole stagione 2010-11, comparendo tra i Tigers in 20 occasioni e andando a segno sette volte. Dopo aver giocato con i Saxsons in febbraio, sembrava che Tuilagi sarebbe stato un fattore fondamentale nella campagna per la Churchill Cup, ma a seguito di un disaccordo con la mascella di Chris Ashton,  ha perso l'occasione perché sospeso. Tuilagi ha i muscoli e la capacità per mettere in difficoltà anche le difese più agguerrite, ma la sua mancanza di esperienza nei big match e i dubbi sulla sua capacità di mantenere il sangue freddo in situazioni di pressione possono congiurare contro di lui.

Sudafrica
W.B.Thomson, nato nello Zimbabwe, è stato il primo giocatore nato nel sud dell'Africa a rappresentare l'Inghilterra nel 1892 e da allora la nazionale inglese ha spesso beneficiato dei rivali dell'emisfero sud, la cui esportazione più famosa è Mike Catt, nato a Port Elizabeth. Altri giocatori nati in Sudafrica, tra cui Stuart Abbott, Michael Horak, Geoff Appleford e Nick Abendanon hanno seguito Catt in nazionale negli ultimi anni. Il Sudafrica ha una forte rappresentanza tra i 45 convocati da Johnson, con i Saracens Matt Stevens e Mouritz Botha che hanno ricevuto la chiamata come Hendre Fourie del Sale. Stevens spera di vestire la maglia dell'Inghilterra per la prima volta in tre anni durante il warm-up della Coppa del mondo in agosto, mentre Fourie è già sceso in campo durante il Sei Nazioni 2011. La convocazione di Botha avvien con ogni probabilità a spese dell'ex capitano dell'Inghilterra e suo compagno di squadra nei Saracens Steve Borthwick, ma la consistenza di Botha deve avere impressionato l'ex seconda linea Johnson.
 

Trinidad
Delon Armitage, nato a San Fernando, è stato il primo caraibico a giocare per l'Inghilterra. Armitage si trasferì a Roquefort-les-Pins sulla Riviera francese nel 1996 e cominciò a giocare a Nizza per il Racing Cote d'Azur Universite. Dopo essere stato respinto dalla U16 francese, Armitage è tornato a Londra e al Richmond, prima di essere raccolto dal suo attuale club dei London Irish. Ha fatto il suo debutto per l'Inghilterra contro i Pacific Islanders nel 2008 e da allora ha accumulato 19 caps. Steffon Armitage, suo fratello flanker, è nato anche lui nei Caraibi. Sono stati i primi fratelli a giocare per l'Inghilterra dai tempi degli Underwood quando sono scesi in campo contro l'Italia nel 2009. Avendo avuto una stagione interrotta per problemi disciplinari, Armitage ha molto da dimostrare sul campo e fuori.
 

Stati Uniti
Nato a New York 22 anni fa, Alex Corbisiero ha giocato per i London Irish dalla stagione 2008-09 e il suo debutto quest'anno nel Sei Nazioni ha coronato un'ascesa velocissima del pilone che ha un debole per l'improvvisazione rap. Dopo aver giocato nelle giovanili ed essersi messo in evidenza con i Saxsons, era giusto che l'italo-americano Corbisiero facesso il suo debutto contro gli Azzurri, affrontando con abilità Martin Castrogiovanni. Dovrà ora affrontare la concorrenza del rientrante Andrew Sheridan per un posto nel XV inglese, ma il ventiduenne dovrebbe essere sull'aereo per la Nuova Zelanda, dopo essersela cavata bene nelle quattro occasioni in cui ha vestito la maglia con la rosa rossa.
Scrum-Espn 

Arrivano da Plutone? Basta che vincano
La posizione inglese sulla politica estera nel rugby è semplice: non esiste qualcosa come un eccesso di importazioni. Dal principe Obolensky a Lesley Vainikolo i caps sono stati distribuiti a giocatori di tutto il mondo, ma mai una squadra della rosa rossa è stata più cosmopolita rosa di quella riunita per la campagna della Coppa del mondo. Il gruppo di 45 scelto da Martin Johnson contiene quattro neozelandesi, tre sudafricani e un membro della famiglia di sportivi più famosa di Samoa, un rapporto che sottovaluta la qualità dei talenti domestici della Rfu.
Non tutti hanno accolto calorosamente la presenza straniera. Il numero 8 del Gloucester Luke Narraway, che ha capitanato l'Inghilterra contro i Barbarians meno di un mese fa, ma è stato lasciato fuori, ha espresso frustrazione per essere stato escluso a favore del Kiwi di Leicester Thomas Waldrom, che ha recentemente scoperto di avere una nonna inglese. Narraway ha scritto su Twitter: "Buona fortuna a Thomas il tank e alla sua bambinaia inglese # nonmoltoamaro".
A Johnson, però, non importa se le sue reclute, anche se nate su Plutone, spingeranno l'Inghilterra verso il trofeo Webb Ellis. Perciò ha accolto Waldrom e il suo compagno di club Manu Tuilagi, insieme con il seconda linea dei Saracens Mouritz Botha e l'ala cresciuta al Gloucester Charlie Sharples, nell'hotel dell'Inghilterra a Bagshot dicendo loro che hanno lo stesso diritto di chiunque altro alla selezione per la Coppa del mondo. "Nessuno mi ha detto niente [sulla scelta degli stranieri]," ha dichiarato il tecnico dell'Inghilterra. "Voglio solo vederci vincere. Devono mostrare il proprio impegno per la causa ogni giorno nel modo in cui ci si allena e si gioca. In ogni squadra in cui ho giocato c'era qualcuno nato fuori del Regno Unito. Meritano una possibilità e non vedo l'ora di vederli esplodere".
Alla fine tutto si riduce a una questione di gusto personale. Nessuna normativa è stata infranta ma come le caratteristiche facciali di Shane Warne (ex giocatore di cricket che forse si è sottoposto a chirurgia plastica, ndr), lo stato attuale delle cose è un po' sconcertante sia per i tifosi inglesi sia per chi nella Rfu si occupa di sviluppo. Se le radici familiari di Alex Corbisiero sono a New York, l'educazione di Delon Armitage a Trinidad e in Francia e se Joe Simpson è connesso con l'Australia - è nato a Sydney – questi sono fattori sufficienti per far piangere un allenatore locale di mini-rugby. D'altra parte Tuilagi ha vissuto in Inghilterra quasi metà della sua vita e Botha è sposato con una donna inglese. Migrazione economica e multiculturalismo sono radicati nello sport moderno come altrove.
Non è un segreto che Johnson preferisce i giocatori di esperienza. Phil Dowson, Narraway e Jordan Crane sono tutti collaudati giocatori di club, ma nessuno di loro ha giocato spalla a spalla con i migliori del emisfero sud come il ventottenne Waldrom. Il numero 8 ha giocato 80 partite per Wellington e ha vestito anche la maglia degli Hurricanes e dei Crusaders. Suo fratello, Scott, è un All Black. Come per Dylan Hartley, Riki Flutey e Shontayne Hape, il rugby intelligente praticato in Nuova Zelanda per lui non ha misteri. Il potente Tuilagi, allo stesso modo, potrebbe ancora conquistare un gran numero di scettici anglofili. E 'stato perdonato per il suo assalto spettacolare a Chris Ashton il mese scorso, con il management attento a fare dell'incidente un oggetto di studio precauzionale nella costruzione della squadra per la Nuova Zelanda. "Non vogliamo divieti stupidi quando siamo lì perché questo mette tutti sotto pressione", ha detto Johnson, avvisando che nessuno ha il diritto divino di inclusione nel gruppo finale di 30 convocati, che saranno annunciati il ​​22 agosto. "I ragazzi stanno andando a lavorare sodo solo per avere un'opportunità di giocare nelle partite di warm-up".
Quelli come Dowson, Steve Borthwick, Brad Barritt, Anthony Allen, Matt Mullan e Alex Goode possono ritenersi sfortunati per non avercela fatta, ma, con tre prove di preparazione in programma nel mese di agosto, gli infortuni possono a un certo punto accadere. Andrew Sheridan, David Wilson, Ashton e Hape si stanno riprendendo da varie operazioni, ma dovrebbero essere disponibili per la partita di apertura dell'Inghilterra contro il Galles il 6 agosto. Johnson, in tutti i casi, dice nessuno sarà distratto dal caos politico nell'Rfu o dal possibile ritorno di Sir Clive Woodward: "Non vedo che effetto possa avere. Andremo alla Coppa del mondo e poi accada quello che accada". Poco lontano, Woodward ha fatto visita visita a Wimbledon lunedi. Alla domanda se sarebbe tornato alla Rfu prima delle Olimpiadi, non si è impegnato: "Non credo", ha detto alla BBC. "Io ho messo bene in chiaro la mia posizione . E' la Rfu che si è infilata in un groviglio".

L'Inghilterra a raduno.
Avanti: G Chuter (Leicester), D Hartley (Northampton), L Mears (Bath), S Thompson (London Wasps), D Cole (Leicester), A Corbisiero (London Irish), P Doran-Jones (Northampton), T Payne (London Wasps), A Sheridan (Sale), M Stevens (Saracens), D Wilson (Bath), M Botha (Saracens), L Deacon (Leicester), C Lawes (Northampton), T Palmer (Stade Français), S Shaw (Wasps), T Croft (Leicester), H Fourie (Sale), J Haskell (Stade Français), L Moody (Bath), C Robshaw (Harlequins), T Wood (Northampton), J Worsley (Wasps), N Easter (Harlequins), T Waldrom (Leicester).
Trequarti: D Armitage (London Irish), B Foden (Northampton), C Ashton (Northampton), M Banahan (Bath), M Cueto (Sale), U Monye (Harlequins), C Sharples (Gloucester), J Simpson-Daniel (Gloucester), D Strettle (Saracens), M Tindall (Gloucester), M Tuilagi (Leicester), R Flutey (Wasps), S Hape (London Irish), T Flood (Leicester), C Hodgson (Saracens), J Wilkinson (Toulon), D Care (Harlequins), B Youngs (Leicester), J Simpson (London Wasps), R Wigglesworth (Saracens).
Robert Kitson

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