giovedì 22 settembre 2011

Francia B contro gli All Blacks: è polemica

All'annuncio di una formazione francese molto rimaneggiata per la partita con gli All Blacks è espolsa la polemica. Peter Bills sul New Zealand Herald ha accusato Lievremont di mandare in campo con l'obiettivo di perdere. Lo staff neozelandese si è affannato a chiarire che non intende affatto sottovalutare l'impegno. Ma la rivincita del famoso quarto di finale perso dagli All Black nel 2007 agli occhi di molti risulta svalutata. Sabato a Auckland si vedrà se sarà così.

Marc Lievremont

La Francia ha svalutato la partita più attesa della Coppa del mondo da quattro anni a questa parte e fatto uno sgarbo enorme all'International Board. Il coach Marc Lievremont ha scelto praticamente il pacchetto di mischia della seconda squadra per lo scontro con gli All Blacks all'Eden Park. E' una partita che il mondo del rugby attende da quando è stato fatto il sorteggio. Da quando la Francia eliminò la Nuova Zelanda dalla Coppa del mondo 2007 a Cardiff, i tifosi degli All Blacks hanno aspettato la possibilità di vendicarsi. Ma la rivincita di sabato è stata declassata fin quasi all'irrilevanza dalle scelte deliberate del selezionatore francese.
Le decisioni di Lievremont esprimono con forza una cosa sola: "L'ultima cosa che vogliamo è vincere questa partita e finire in testa al girone. Noi vogliamo perdere, finire secondi e rimanere in quello che sembra destinato ad essere il lato dell'emisfero settentrionale del sorteggio".
I francesi evidentemente credono di poter battere squade del calibro di Irlanda o Inghilterra e di raggiungere così la finale dei Mondiali. Se finissero vincitori del gruppo dovrebbero quasi certamente giocare contro un migliorato Sudafrica o con gli australiani in semifinale. Il problema di questa strategia è che l'IRB ha venduto 60.000 biglietti per una partita considerata uno dei momenti clou del torneo. Ora è completamente svalutata e dovrebbe essere dominata dagli All Blacks.
E può costituire un precedente. La sorprendente vittoria dell'Irlanda può essere stata disastrosa per i Wallabies, ma è diventata un incubo per i sudafricani, che ora vedono la via della finale probabilmente sbarrata prima dagli australiani nei quarti di finale e poi dagli All Blacks in semifinale. Se gli Springboks riuscissero a perdere con Samoa di meno di 7 punti nella partita cruciale del loro girone (un punto probabilmente sarebbe decisivo), finirebbero quasi certamente secondi (dietro Samoa) e sarebbe inseriti nella metà del sorteggio dominata dall'emisfero settentrionale. Sarebbe molto più facile per loro. Pensare che gli allenatori Springbok non abbiano notato questa possibile via di fuga da un quarto e una semifinale da incubo sarebbe un insulto alla loro intelligenza. L'IRB sembra incapace di bloccare questo tipo di manovre tattiche. Si sta facendo uno scherzo della Coppa del mondo e i dirigenti dovrebbero essere interessati.
La Francia ha fatto scelte così bizzarre per questo weekend che la teoria del complotto è l'unica spiegazione logica. Non è mai entrata in una partita importante senza il suo più grande guerriero del pack, il tallonatore William Servat, che invece va solo in panchina. Ma la cosa più sconvolgente è la scelta dei mediani. Dimitri Yachvili era da sempre destinato a giocare, ma la scelta dell'altro numero 9, Morgan Parra, come apertura, è folle. Si racconta la storia di un coach deluso per lo stato di forma di Francois Trinh-Duc. Ma Parra non ha mai cominciato una partita per la Francia con il numero 10. Lievremont sembrava quasi ridere da solo quando ha spiegato la decisione: "Ho pensato a questo fino a notte fonda, in particolare ai mediani, e non è stato facile", ha detto. Questo da un uomo che non ha mai azzardato una selezione come questa in quattro anni. E' un insulto ai 60.000 che hanno acquistato i biglietti in attesa di un confronto tra squadre al completo.
Peter Bills

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