mercoledì 23 novembre 2011

Soldi, alcol, privilegi: l'Inghilterra nel caos al mondiale

L'associazione inglese dei giocatori di rugby ha raccolto tra gli atleti reduci dalla Nuova Zelanda una serie di opinioni sul fallimento della partecipazione dell'Inghilterra alla Coppa del mondo. Le dichiarazioni sono contenute in un rapporto di cui il sito sudafricano del Daily Mail pubblica ampi stralci. Sono dichiarazioni anonime, ma danno un'idea precisa del clima all'interno della spedizione inglese. E anche sugli aspetti deteriori del rugby professionistico.

Lo spogliatoio inglese è diventato un cartone animato in Thailandia

Conto alla rovescia per la Nuova Zelanda.
'La preparazione è stata un fottuto disastro'.
'Avremmo avuto una migliore possibilità di fare bene in Coppa del mondo se ci fosse stato concesso di allenarci nel nostro club'.
'Non è stata dura, ma solo LUNGA. Ci siamo sentiti fisicamente e mentalmente svuotati alla fine'.
'La gestione degli uomini è stata assolutamente terribile'.
'Tutti i piani su cui avevamo lavorato per settimane sono stati gettati improvvisamente dalla finestra solo perché non avevano funzionato in una partita'.
'Non c'era abbastanza enfasi sul condizionamento psicologico'.
'C'erano due enormi playbook, che molti giocatori non hanno nemmeno guardato perché non li ritenevano all'altezza'.
'Non ci siamo concentrati abbastanza sulle abilità di base'.
'L'albergo [Pennyhill Park a Bagshot, Surrey, ndr] era incantevole ma noi siamo giocatori di rugby non ospiti di un hotel. Il campo era pieno di buchi e si creavano solchi troppo facilmente'.
'Ogni settimana partivamo alle 5 del pomeriggio entrando nel traffico all'ora di punta. Questa non è solo una lamentela, il fatto è che quando i giocatori sono stati a fare sollevamento pesi per tutto il giorno e poi restano bloccati in macchina, soffrono di irrigidimento muscolare'.

Le prestazioni alla Coppa del mondo.
'E' stato stupefacente andare alle partite di Coppa del mondo senza avere un piano di gioco, una qualsiasi struttura o un'idea chiara di quello che stavamo andando a fare in attacco'.
'Io davvero non posso credere che siamo rimasti dentro il torneo così a lungo. Abbiamo giocato di merda'.
'Abbiamo affrontato la settimana della Francia [quarti di finale, ndr] in modo completamente sbagliato. Martedì, mercoledì e giovedì ci siamo allenati al mattino e avevamo pomeriggio e serate liberi. X ha chiesto perché non ci allenavamo allo stesso orario della partita per acclimatarci, ma è stato ignorato'.
Allenatori.
'Siamo arrivato alla fase in cui ogni volta che abbiamo vinto una partita si scherzava sul fatto che avevamo salvato di nuovo il posto di lavoro a un paio di allenatori'.
'Il livello degli allenatori dell'attacco e della difesa è stato scarso. Gli standard inferiodi a quelli del mio club'.
'Gli allenatori sembravano avere lo stesso progetto di gioco qualunque fosse la partita. Non  capivano che ogni avversario avrebbe giocato diversamente. Alcuni degli allenatori non hanno confidenza con il gioco'.
'La filosofia di gioco degli allenatori era molto diversa. In realtà si odiavano a vicenda'.
'E' stato tutto uno spuntare le caselle'.
'Gli allenatori dicevano genericamente: seguite il ritmo. Ma non davano nessun dettaglio su cosa fare dopo'.
'Gli allenatori non riponevano sufficiente fiducia nei giocatori in campo'.
'Non avevamo identità. Non siamo stati i migliori in nessuna cosa e non siamo stati incoraggiati ad esserlo'.
'Abbiamo praticamente fatto un po' di tutto mediocremente, cercando di coprire tutto in ogni allenamento'.
'Avevano avuto quattro anni per sviluppare un piano e ci sentivamo come se lo stessero facendo a braccio'.
'Al nostro club c'è una politica brutalmente onesta. Se sbagli, ti dicono che sei un coglione e capisci che hai lasciato a terra i tuoi compagni di squadra. Nell'Inghilterra c'era la cultura di non colpevolizzare nessuno che porta a nascondere i problemi sotto il tappeto'.
'Se i giocatori non giocano bene vengono cacciati, invece gli allenatori passano solo attraverso una revisione interna e mantengono il loro posto'.
'Non possiamo incolpare gli allenatori per la situazione che abbiamo creato. Guardate i francesi, che non sopportavano il loro allenatore e hanno quasi vinto la Coppa del mondo'.
Martin Johnson.
'Non era Johno il problema, ma che Johno era circondato da persone sbagliate'.
'Lui è incredibilmente leale. Gli allenatori non sono stupidi. Tutti sono sicuri di andare avanti molto bene con Johnno'.
'Volevamo solo che Johnno avesse le palle per agire, soprattutto dopo la notte di Tindall. Ma era troppo leale ed è stata la sua rovina'.
Graham Rowntree.
'E' stato fantastico. Tutti lo amano e lo rispettano, e lui aveva un vera empatia con i giocatori'.
'Era il migliore di tutti gli allenatori. E' in anticipo sul suo tempo.'
Brian Smith.
'Semplicemente non capisce il gioco abbastanza bene'.
'Sarei felice se se ne andasse. Il nostro gioco d'attacco è stato noioso, privo di inventiva, scialbo, anche scolastico a volte'.
'Non ci ha dato nulla. Erano i giocatori ad avere le idee per la strategia e tutto quello che ha fatto è stato metterle sulla lavagna'.
'Ad un certo punto era Ben Young l'allenatore. Esponeva le strategie per evitare il numero 9 e per giocare dalla base della ruck. Chi avrebbe mai detto che sarebbe toccata a lui questa responsabilità quando giocava la sua prima Coppa del mondo e cercava di tornare in forma dopo il suo infortunio?'
'Smithy cambia idea ogni momento. Alla vigilia di un match ci ha detto che dovevamo cancellare gli avversari con mischie e maul, dopo la partita ci ha chiesto perché avavamo giocato con la mischia fino alla morte'.
'E' stato lontano dall'essere all'altezza'.
'Ci siamo allontanati dalle cose che facciamo bene. Ha scelto una linea dei trequarti banale, che ama correre addosso agli avversari'.
'Se fossimo arrivati alla semifinale o alla finale avremmo camuffato le crepe e la cosa peggiore è che Brian Smith sarebbe rimasto al suo posto. Potrebbe essere stata una benedizione'.
John Wells.
'Buono sotto il profilo tecnico, ma piuttosto arcaico'.
'Non era all'altezza. Ci sono 20 allenatori in Premiership che avrebbero fatto meglio'.
Dave Alred.
'Abbiamo avuto problemi con i calci, ma quasi ogni mattina potevate vederlo in maglietta mentre andava a giocare a golf. Non è corretto che la tua immagine sia quella di un uomo in vacanza'.
'Il "ballgate" [la squalifica di Alred per aver sostituito un pallone prima di un penalty, ndr] è stato il peggior incidente per la mia mentalità, perché si è trattato di barare'.
Team di selezione.
'Per un periodo di 12 mesi [dall'estate del 2010 fino alla fine del Sei Nazioni 2011, ndr] è stata la migliore Inghilterra dopo la Coppa del mondo 2003. In parte questo era dovuto alla continuità delle scelte'.
'Nelle partite di warm-up per il mondiale hanno giocato tre squadre diverse. Abbiamo perso la continuità'.
'Abbiamo vinto il Sei Nazioni e fatto passi da gigante contro l'Australia, quindi perché sono stati fatti così tanti cambiamenti?'
'[Chris] Robshaw e [Tom] Wood hanno dimostrato di essere i più in forma, i più forti, e hanno giocato in modo pazzesco negli allenamenti, ma poi sono stati trascurati a favore di giocatori anziani e siamo tornati alle solite'.
'Jonny Wilkinson non è più una minaccia in attacco. Avevamo davvero bisogno di Flood perché è lui che comanda la squadra. Floody faceva parte dei motivi per cui l'Inghilterra ha giocato bene nel Sei Nazioni'.
'Ben Youngs è stato richiamato dopo un infortunio al ginocchio e non era abbastanza in forma'.
'I ragazzi sono stati frustrati dal fatto che alcuni giocatori venivano scelti per quello che avevano fatto in passato, non per il modo in cui stavano giocando ora'.
'Hanno scelto i giocatori più esperti, che potevano vincere anche giocando male. Mi è sembrato ingenuo affidarsi alle vecchie teste'.
'Hanno scelto [Lewis] Moody davanti a [Tom] Woods anche se Moodos era a mezzo servizio e Woody aveva giocato incredibilmente bene negli allenamenti nel Sei Nazioni'.
'E' sembrato che badassero troppo alla stampa e selezionassero giocatori da copertina, non quelli che giocavano meglio'.
'I medici hanno avvolto le persone nella bambagia. Abbiamo scoperto presto che se lamentavi un inconveniente avevi tua occasione'.
'E' stato sorprendente vedere alcuni giocatori che non hanno potuto giocare a causa di un infortunio fare tuffi in piscina e giocare a golf'.
Lewis Moody.
'Non abbiamo davvero avuto un buon capitano. Penso che a Johnno sia piaciuto Moody perché lasciava a lui i discorsi alla squadra. Non era molto bravo nei colloqui di gruppo, solo un sacco di f***'.
'Steve Borthwick era un leader fenomenale. Era così ben informato del gioco che sono sicuro avrebbe intimidito John Wells'.
'Invece di andare a cercare una persona esperta, dovevano cercare uno che fosse sicuro di essere tra i titolari'.
'Se si guida con l'esempio e mettendo il corpo in prima linea, certamente la leadership è indebolita se il tuo posto in squadra è in discussione e non sei fisicamente in grado di fare ciò che la tua mente vuole che tu faccia'.
'C'è stato un momento in cui Lewis stava per affrontare la squadra e dire che era inaccettabile comportarsi come era accaduto a Queenstown e ridursi come Tindall aveva fatto. Ma allora X è entrato e ha detto 'non vedo quale sia il problema di farsi un paio di drink, solo la stampa è contro di noi e fa di un granello di sabbia una montagna'. Naturalmente, quando un giocatore anziano dice così, gli altri sono d'accordo. Moodos aveva perso il momento di guidare la squadra'.
Disciplina.
'Abbiamo fissato standard all'interno del gruppo, ma la puntualità sembrava applicarsi solo ai ragazzi più giovani, non ai giocatori senior. A una riunione del team, X non è arrivato in ritardo, ha perso l'intera riunione, ma nessuno ha detto una parola'.
'Abbiamo avuto degli incontri in cui sono stati discussi i “valori”, ma le sentivamo come parole vuote'.
'C'è stata confusione dall'inizio alla fine. Tutto era grigio. Non bianco e nero'.
'L'ambiente era un po' troppo scherzoso e irriverente. Era una squadra immatura che prendeva in giro alcuni giocatori perché lavoravano sodo, parlavano con gli allenatori o avevano interessi fuori dal rugby'.
'C'era una cultura per cui non era elegante allenarsi duramente. Cosa è successo alla cultura per cui tutti si allenavano per essere i migliori al mondo?'
'Sentire un giocatore anziano dire nello spogliatoio subito dopo la sconfitta nei quarti di finale 'Abbiamo gettato nel cesso 35 mila sterline' mi ha fatto sentire male. Il denaro non dovrebbe nemmeno venire in mente a un giocatore'.
'Troppi giocatori erano a caccia di approvazione'.
'Sentivi che per troppi giocatori si trattava di ottenere soldi e presenze più che di migliorare'.
'Non era un luogo in cui ti sentivi di poter essere te stesso e parlare francamente. E' stato un palcoscenico cupo e deprimente quello di cui siamo stati parte'.
Alcol.
'Siamo stati tre mesi insieme nella fase di preparazione senza bere e non abbiamo avuto uscite in società per qualche birra. Eppure la notte prima di volare in Nuova Zelanda, la RFU ha dato una festa d'addio'.
'Sono stati i giocatori anziani a spingere in là i confini, come se fosse una gita scolastica. La cosa doveva essere trattata più seriamente'.
'Se i giocatori anziani sono i leader delle bevute e bevono fino a non ricordarsi nulla, che esempio si dà ai giocatori più giovani?'
'Non penso che abbiamo capito quale fosse l'impatto di Tinds, membro della famiglia reale in un paese del Commonwealth, e l'interesse supplementare che avrebbe generato'.
'L'Irlanda era stata lì [al Bar Altitude di Queenstown, ndr] e hanno fatto di peggio, ma penso che abbiano portato anche la stampa'.
'Ci si comportava come se tutti dovessero assecondare ogni nostro bisogno. A volte siamo stati insensati e irresponsabili'.
'Le bevute sono inaccettabili alla Coppa del mondo. Anche se bevi gratis dovresti essere in grado di avere un certo autocontrollo'.
'Bere è qualcosa che capita. E' una parte di come un gruppo di ragazzi si rilassa'.
'E' colpa nostra siamo diventati così impopolari'.
Media.
'Siamo stati costantemente sulla difensiva con i media. Un 'noi contro la stampa' ha sviluppato una mentalità non sana'.
'Tutti noi avevamo la guardia alzata. E siccome non gli davamo nulla, andavano a trovare qualcos'altro da scrivere'.
'I ragazzi dei media continuavano a fare una montagna di un granello di sabbia'.
'Quando è scoppiato sui giornali il caso della notte brava, il dipartimento media ha premuto il pulsante anti-panico e noi siamo andati in blocco'.
'A Tindall sono stati dati consigli terribili. Io dico che se sai che continueranno a scrivere su di te, vai a dire loro la verità, dai la tua versione'.
'Johnno non dovrebbe spendere la maggior parte del suo tempo a rispondere su incidenti accaduti fuori dal campo, piuttosto che a parlare di rugby. Non è quello che dovrebbero fare gli addetti stampa? Oppure Rob Andrew?'
'Ex-giocatori hanno iniziato a intromettersi e noi sapevamo che si erano comportati peggio di noi'.
'Si è sviluppata una mentalità da assedio. Dobbiamo essere più professionali nei rapporti con la stampa, non chiuderla fuori'.
'Ho visto gli allenatori meditare per secoli sul fatto di consentire a Nick Mullins e Phil Vickery [i commentatori di ITV, ndr] di guardare gli allenamenti. Il giorno dopo, gli stessi commentatori andavano dal Galles e venivano accolti con una tazza di tè e come i benvenuti. C'è da meravigliarsi se si sentono trattati come m*** e fanno lo stesso con noi?'
'La stampa inglese sembrava volerci rovinare'.

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