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venerdì 21 ottobre 2011

Pazzo ovale/5

Domanda diretta. Dan Carter è tornato davanti ai giornalisti a pochi giorni dalla finale, che non lo vedrà presente per l'infortunio all'inguine. La prima domanda è stata molto diretta: ciao Dan, come vanno le palle? “Non male – è stata la sua risposta – Ho avuto un buon medico che si è tenuto alla larga”.
Debolezza. Imanol Harinordoquy parla inglese, ma qualche parola non la conosce. Quando un giornalista gli ha chiesto se la Francia avesse qualche “weakness” (debolezza) si è dovuto far tradurre la parola non una ma cinque volte. Poi ha detto che la Francia ha molte debolezze.
Haka. Ali Williams ha svelato come e dove avviene la scelta dell'haka. “La decisione – ha detto – viene presa sull'autobus che ci porta allo stadio. Richie McCaw scrive un messaggino e c'è una serie di bip bip, così sappiamo che haka fare. Dico sul serio”.
Gelo. Prima del match con il Galles a Robbie Deans è stato chiesto se ritenesse opportuno utilizzare la terapia del freddo sperimentata in Polonia dai gallesi per migliorare il recupero muscolare. “Beh – ha risposto il tecnico dell'Australia – la Polonia è maledettamente lontana”.
Scapolo. Tatafu Polota-Nau, il tallonatore australiano che si è autoproclamato lo scapolo più disponibile del mondiale, ha improvvisamente cambiato look. E' uscito dall'albergo completamente rasato. “Qualcuno – ha detto – lo ha fatto mentre dormivo”. Poi ha concesso un'intervista a una giornalista in bikini.
Graham version. Graham Henry sta facendo di tutto per ridimensionare il suo ruolo. Due battute del selezionatore All Black. “La finale si gioca alle 21. Chiederò ai miei assistenti di svegliarmi, se mi dovessi appisolare”. “Ora è tutto nelle mani dei giocatori. Sono molto felice di passare la mattinata con i giornalisti, perché non ho nulla da fare”.

mercoledì 9 marzo 2011

Chabal, la Francia non ha di meglio?

Sebastien Chabal, il Cavernicolo oppure l'Orco nel bestiario mediatico, è da anni un'icona del rugby francese. Ma il suo rendimento e il suo mediocre bagaglio tecnico sono stati spesso bersaglio di critiche severe. Dopo la deludente prestazione contro l'Inghilterra ecco come lo ha trattato un giornalista di Liberation. In attesa che l'Orco si riscatti contro l'Italia.

Sebastien Chabal
 E' possibile darci un taglio? Vale davvero la pena di parlarne? Rispondo con una domanda: conosci una sola persona nel "popolo del rugby" che sia soddisfatta per la presenza di Sebastien Chabal nel team di Francia? La risposta è no. Che ci fa lì?
Intervistato sulla prestazione dell'uomo che ha iniziato la partita contro l'Inghilterra nella posizione di numero otto, Marc Lievremont ha detto: "Non mi sento di dire che abbia fatto una brutta partita”. Aveva però dovuto attendere fino al 14' per vedere intervenire il giocatore del Racing per la prima volta nel gioco, quando il XV di Francia aveva già realizzato due movimenti importanti (due azioni lunghe circa un minuto, con sette e nove tempi di gioco).
E che cosa ha fatto Chabal? Un tocco pericoloso su una palla che era schizzata fuori da una ruck mal negoziata, invece di andare a terra per controllarla. Abbiamo poi notato, a suo debito, un fuorigioco grossolano che ha portato al terzo penalty di Flood (17'), due percussioni sulle quali, dopo aver avanzato di un metro, è indietreggiato di due o tre (18', 26'), e due partenze da mischie disordinate, una dalla quale è stato salvato dall'arbitro che ha concesso una penalità alla prima linea francese (20'), l'altra che ha provocato il gioco al piede di Huget e restituito la palla all'Inghilterra (24').