giovedì 3 novembre 2011

Il sogno italiano: Brunel si presenta

La Fir ha presentato a Bologna il nuovo tecnico azzurro, Jacques Brunel. Ecco il resoconto dell'incontro con la stampa redatto da Midi Olympique e dal sito espnscrum.com.

Jacques Brunel e Giancarlo Dondi
BRUNEL, L'ITALIANO AMBIZIOSO
Jacques Brunel, il nuovo allenatore dell'Italia, è stato ufficialmente presentato alla stampa transalpina a Bologna. L'ex manager di Perpignan ha messo in chiaro le proprie ambizioni e vuole essere "in grado di vincere il Sei Nazioni entro due o tre anni". Jacques Brunel è l'uomo delle sfide impossibili. E' riuscito a portare lo Scudo di Brenno a Perpignan dopo 54 anni nel 2009 e non è tipo da porsi dei limiti. Accettando di prendere la guida della selezione italiana, l'ex vice di Bernard Laporte con la Francia ha fissato un obiettivo chiaro: "Unirsi nella lotta per la vittoria nel Sei Nazioni".
I giornalisti italiani presenti a Bologna per il primo incontro con il nuovo capo della selezione transalpina apprezzeranno sicuramente la franchezza del tecnico di Gers: "La squadra ha un potenziale e una crescita che dura da diversi anni, quindi dico che bisogna far progredire ancora nei prossimi due-tre in modo da essere in grado di vincere il torneo", ha detto a un auditorio sbalordito e già conquistato dopo le poche parole in italiano pronunciate da un Jacques Brunel molto sicuro del fatto suo. "Spero di accelerare questa crescita e l'ambizione è che entro il quadriennio di Coppa del mondo siamo in grado di collocarci tra le prime sei nazioni del mondo”. E infine di qualificarsi per i quarti della competizione, obiettivo mai raggiunto dagli azzurri.
Alla ricerca di un'apertura.
Nella prospettiva di risultati molto importanti per Jacques Brunel non è il caso di impegnarsi in esperimenti con benefici incerti. La prima partita del torneo 2012 avrà la sua importanza: "Mi appoggerò sul gruppo di Coppa del mondo. E' necessario, perché non c'è tempo di mettere mano al telaio. Noi dobbiamo assolutamente essere pronti appena possibile". Per gli esperimenti si aspetta il tour del mese di giugno (Argentina, California e Columbia Britannica, ndr) e Brunel non nasconde che il suo progetto principale è di trovare una mediana di livello più alto, anche se è piuttosto soddisfatto dell'attuale concorrenza per la posizione numero nove: "In effetti, cerchiamo un dieci performante – ammette - ma tutte le squadre del mondo lo cercano, tutte tranne la Nuova Zelanda perché ha trovato Dan Carter". Brunel cercherà di trovare il suo omologo in Italia.


OBIETTIVO DI BRUNEL LA GLORIA DEL SEI NAZIONI
Il nuovo coach dell'Italia Jacques Brunel è determinato a trasformare gli azzurri in contendenti per il titolo del Sei Nazioni “nei prossimi due o tre anni”. Il 57enne francese, che è stato presentato ufficialmente dalla Federazione Italiana Rugby (FIR) a Bologna dopo aver firmato un contratto di quattro anni per sostituire Nick Mallett, ha messo gli occhi sulla corona dell'emisfero nord, con un posto tra i primi sei nel mondo come suo obiettivo finale.
L'Italia ha chiuso in fondo al Sei Nazioni 9 volte su 12 e ha vinto solo 8 partite su 60, ma questo non ha impedito a Brunel di indicare obiettivi alti per il suo nuovo incarico. "La squadra ha un potenziale, ci sono stati progressi per molti anni e spero di poter sviluppare questo progresso ancora di più," ha detto l'ex allenatore di Perpignan ai giornalisti. "Nei prossimi due o tre anni abbiamo bisogno di arrivare in una posizione in cui poter essere in grado di vincere il Sei Nazioni e alla fine del ciclo quadriennale di essere tra i sei primi al mondo. Questo richiederà un sacco di lavoro, dobbiamo mantenere i nostri punti di forza e trovare un migliore equilibrio tra questi punti di forza, ma credo fortemente in questa squadra ".
L'Italia ha vinto due partite su quattro alla recente Coppa del mondo in Nuova Zelanda - contro la Russia e gli Stati Uniti – ma la sconfitta nello scontro finale della poule contro l'Irlanda ha posto fine alla sua speranza di entrare nella fase a eliminazione diretta. La prossima sfida sarà contro la Francia finalista al mondiale il prossimo 4 febbraio, quando Brunel inizierà il suo percorso verso Inghilterra 2015. Mentre è pronto a concentrarsi sullo sviluppo dei giovani è riluttante a fare modifiche sostanziali alla squadra attuale. “Il Sei Nazioni è molto importante", ha detto Brunel, che aveva precedentemente lavorato come assistente dell'ex Ct della Francia Bernard Laporte. "Dobbiamo essere pronti molto velocemente. Sarà necessario contare sulla maggioranza dei giocatori che erano alla Coppa del mondo e poi a giugno (tournée in Argentina, Canada e Stati Uniti, ndr) esplorare le potenzialità nei giovani. Dovremo continuare con l'ossatura dalla Coppa del Mondo e poi far riposare questi giocatori e portare altri ragazzi in squadra a giugno. Dobbiamo avere fiducia nei giocatori che abbiamo, ma anche lavorare con i club e i giocatori giovani per il futuro. Oggi dobbiamo sfruttare i punti di forza che abbiamo, ma sempre mantenendo la mentalità di chi prepara il futuro. Ci deve essere una collaborazione tra tutti i livelli del rugby italiano per farci avere i risultati, ora e in futuro. L'attenzione che i club daranno ai giocatori giovani sarà cruciale per l'Italia. Dobbiamo cercare di sfruttare al al massimo le potenzialità dei giocatori. Voglio che i giocatori siano ambiziosi. Dobbiamo sfruttare i punti di forza che abbiamo e trovare il gioco che funziona meglio per le nostre risorse ".

Nessun commento:

Posta un commento