giovedì 17 marzo 2011

Kirwan: in Giappone i miei giocatori hanno perso tutto

John Kirwan
La Tribuna di Treviso ha intervistato John Kirwan, attuale tecnico del Giappone, dopo il terremoto che ha duramente colpito il paese del sol levante.


Il destino è talvolta tragicamente beffardo. Neanche un mese fa, per la finale del campionato di rugby nipponico, era stata promossa una raccolta fondi in favore dei terremotati neozelandesi. John Kirwan, trevigiano d’adozione (risiede qui da 9 anni, sposato con Fiorella Tomasi, 3 figli), icona mondiale dell’ovale, ha le sue radici nella «terra dei Maori». Terra, colpita nelle scorse settimane da un violento sisma a Christchurch. Ma l’ex giocatore Benetton ed ex ct azzurro allena dal 2007 la Nazionale del Giappone. E adesso è proprio il paese del Sol Levante ad essere devastato da un gigantesco cataclisma. Le immagini del terremoto e dello tsunami che hanno distrutto la regione di Sendai, insieme all’incubo nucleare, toccano nel profondo Kirwan. Che oggi avrebbe volentieri commentato solo il trionfo dell’Italrugby con la Francia nel Sei Nazioni.
Kirwan, ha preso contatti col Giappone dopo il terribile terremoto?
«Ho chiamato il mio staff, stanno bene. Ma il pensiero va a due nostri giocatori, che vivono proprio nella zona devastata dal terremoto. Stanno bene, ma hanno perso tutto, casa inclusa. E siamo preoccupati, soprattutto, per la famiglia di uno dei due: c’erano stati dei contatti subito dopo la scossa, ma poi non si sono avute più notizie. Speriamo bene».




Come vivono la tragedia?
«E’ un momento drammatico. Staff e general manager stanno passando questi giorni a casa. Non c’è corrente, è la paralisi. Loro sono di Tokyo e il manager Osamu Ota mi ha raccontato che il giorno del terremoto si trovava negli uffici federali: per rientrare a casa, ha camminato a piedi 8 ore: i trasporti erano saltati».
 
Tornerà in Giappone?
«Avremo un ritiro a inizio aprile a Nyasaki. Non è nell’area del sisma e non dovrebbero esserci intoppi. Servirà a preparare il successivo torneo con Hong Kong, Thailandia, Dubai e Sri Lanka. Il rugby nipponico sta crescendo. In agosto, avremo un test-match con l’Italia, in vista della Coppa del Mondo, dove puntiamo a vincere almeno 2 partite, per qualificarci ai mondiali 2015».

Ha visto l’Italia di Mallett?
«Sono contentissimo, anche nei precedenti 2 match, avevano mostrato il loro valore. E’ una grandissima vittoria per tutto il movimento. Il duro lavoro paga. Agli italiani è servito il confronto internazionale: 8 elementi schierati sabato militano in Francia. Anche la Celtic League sta aiutando il rugby azzurro: il Benetton lo ne sta godendo gli effetti».
Mattia Toffoletto

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