venerdì 9 settembre 2011

Il rispetto australiano per l'Italia

Matt Burke, ex estremo dei Wallabies, analizza sul Sydney Morning Herald i punti chiave del prossimo match Australia-Italia. Il suo articolo conferma che gli azzurri hanno conquistato una buona reputazione anche nel'emisfero sud.

   
I Wallabies cominciano domenica la loro campagna di Coppa del mondo contro l'Italia e anche se non possono essere considerati una potenza europea del rugby, ma gli Azzurri sono abbastanza potenti da provocare preoccupazioni nei Wallabies quando entraranno in campo al North Harbour Stadium. Gli italiani sanno giocare - quest'anno al Sei Nazioni hanno battuto la Francia e avrebbero dovuto prendere un paio di altri scalpi. La storia dice che non hanno mai superato la fase a gironi, il che suggerisce che la partita dovrebbe essere una passeggiata nel parco per i Wallabies. Ma gli australiani hanno sempre trovato difficoltà a sbarazzarsi di questa squadra. E quando si è tra i favoriti per il torneo, ogni squadra eleva il proprio gioco nel tentativo di creare la sorpresa.
Allora, qual è il compito dei Wallabies? Bene, devono continuare ripartendo da Brisbane, dove hanno battuto gli All Blacks e conquistato il Tri Nations. L'elemento decisivo in quella partita è stato la mentalità tipo “mani in alto, è una rapina” dimostrata anche prima della partita. Il modo in cui i Wallabies hanno tenuto il campo dopo l'haka ci ha mostrato un lato di questa squadra che non avevamo visto da tempo – come una lama affilata. I giocatori avranno bisogno di prendersi tutto il vantaggio in termini di durezza e fisicità, perché affronteranno un pacchetto italiano rinomato perché sa cancellare in mischia l'opposizione. In un certo senso, la mischia, guidata da Martin Castrogiovanni, Salvatore Perugini e Andrea Lo Cicero ha definito questa squadra italiana nelle ultime stagioni. I Wallabies hanno manifestato agli azzurri il massimo rispetto selezionando la squadra migliore. E hanno scelto la formula 5-2 per distribuire avanti e trequarti in panchina. Questo segnala che il piano d'attacco dei Wallabies prevede che gli avanti, anche con le rotazioni dalla panchina, dovranno essere produttivi in modo da consentire ai primi cinque uomini di guadagnare il predominio. La combinazione vincente degli avanti avrà la possibilità di continuare a lavorare insieme cercando di dominare una squadra forte come quella italiana. L'intensità e la fisicità che abbiamo visto contro gli All Blacks deve essere espressa di nuovo contro gli italiani. Si tratta di essere consistenti in prima linea e se i Wallabies riusciranno a farlo contro una squadra aggressiva sarà per loro il primo successo del torneo. Dimostreranni il loro rispetto per gli avversari se saranno incredibilmente fisici.
Ben Alexander, Stephen Moore e Sekope Kepu hanno il primo compito - respingere la prima linea italiana. Nell'ultima parte della partita, verranno alla ribalta Tatafu Polota-Nau e James Slipper. La dimensione e la forza di questi cinque uomini creerà la piattaforma dei Wallabies. Dan Vickerman sarà di nuovo a guidare la touche e dovrà variare tra la deviazione della palla e la penetrazione. Impigliarsi in un braccio di ferro, però, non è l'opzione più intelligente ed è qui che il nuovo capitano James Horwill dovrà tessere la sua magia. Radike Samo si scontrerà con quello che forse è il migliore numero 8 al mondo, il capitano azzurro Sergio Parisse. Forte, potente e sempre pronto a portare avanti il pallone, sarà un combattente impegnativo per Samo, ma penso che il nuovo e rinnovato numero 8 dei Wallabies abbia il dinamismo per partire dalla mischia ed esplodere fuori dalle ruck. Dove gli italiani possono trovare difficoltà è proprio nella difesa dalle ruck. Will Genia, con i suoi tagli causerà confusione alla difesa intorno alle ruck. La velocità della palla e il movimento del giocatore contribuiscono a creare incertezza nell'opposizione. Ad aggravare la cosa, se Luciano Orquera giocherà apertura, gli sarà chiesto di fare un sacco di placcaggi in quel canale. Se la linea veloce non convergerà su di lui, Digby Ioane, Adam Ashley-Cooper e Pat McCabe si offriranno all'esterno per Genia. Il problema degli italiani è che, per quanto riguarda Orquera, la mente può essere ben disposta, ma il corpo non sempre la può seguire.
Un giocatore che i Wallabies dovranno tenere d'occhio sarà Andrea Masi, in Italia il signor Versatile. Non solo può giocare in diverse posizioni dei trequarti, ma può anche farlo bene. Ha una forte presenza sul campo e gli italiani guarderanno a lui per ottenere avanzamento. Ha disputato un eccezionale Sei Nazioni, è stato nominato giocatore del torneo e i Wallabies dovranno attribuirgli qualche particolare attenzione per assicurarsi che la sua fiducia non cresca. Ma c'è anche un aria di fiducia intorno ai Wallabies che vorranno portare a termine il loro “Italian job” in questo weekend e realizzare un positivo avvio di torneo.

Matt Burke

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