Legione straniera. Alla Coppa del mondo solo tre squadre hanno tutti i loro giocatori nati all'interno dei confini nazionali: Argentina, Georgia e Romania. Ecco quanti giocatori “stranieri” schierano le altre: Australia 7, Canada 5, Inghilterra 8, Figi 5, Francia 2, Irlanda 4, Italia 11, Giappone 10, Namibia 5, Nuova Zelanda 4, Russia 2, Samoa 15, Scozia 7, Sudafrica 1, Tonga 9, Usa 12, Galles 5.
Viva la pasta. Gonzalo Canale ha dichiarato ufficialmente che la pasta che si mangia in Nuova Zelanda è ottima.
Mamma mia. John Kirwan, allenatore del Giappone, ha ammesso che sarà sotto pressione durante la partita della sua squadra contro la Francia. Ma non solo per la forza degli avversari. In tribuna ci sarà infatti la mamma ottantaduenne dell'ex All Black, che la definisce molto competente in fatto di rugby.
Georgia in meta. Il soprannome dei georgiani è “Ielos”, in riferimento allo Ielo Burti, un gioco tradizionale simile al rugby. Anche la meta in georgiano si chiama ielo.
Samoa all'ultima ora. Soliti problemi di raduno per i giocatori samoani sparsi nel mondo. Si sono potuti allenare insieme solo quattro giorni prima del debutto.
Ambizioni russe. L'allenatore Nikolay Nerush ha detto: “Dobbiamo dimostrare un nuovo livello di interazione e applicare specifici schemi tattici”. Il mediano di mischia Bykanov ha invece evitato sofisticate considerazioni tecniche: “Dobbiamo giocare uniti come fratelli”.
Drop goal. Piano segreto A, B e C dell'Inghilterra. Dal dizionario del rugby pubblicato dal New Zealand Herald. www.rugbydictionary.co.nz/letter/z/
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