mercoledì 14 settembre 2011

L'Irlanda vince ma delude

Irlanda deludente contro gli Stati Uniti, battuti 22-10 senza punto di bonus. Ecco la preoccupata analisi dell'Irish Times in vista della sfida com l'Australia.

Viviamo in un tempo in cui pazienza, precisione e punch sono necessari, fuori dalla mischia e dalla rimessa laterale, e l'Irlanda è ancora alle prese con i concetti di base del gioco degli avanti. Quando erano passati 78 minuti e 40 secondi della partita contro gli Stati Uniti Eoin Reddan ha messo le mani sulla palla. Poco prima Ronan O'Gara aveva spinto l'Irlanda verso la linea degli Stati Uniti con un calcio. Paul O'Connell aveva come al solito catturato la rimessa laterale, ottava della serie. L'Irlanda era così partita con una maul e con Jerry Flannery nel ruolo di timoniere. La maul ha portato a 12 metri dalla linea di meta una squadra assatanata e pronta al balzo conclusivo. E di un balzo c'era bisogno per realizzare la meta che avrebbe portato non solo un punto di bonus, ma anche un po' più di soddisfazione. Sicuramente con 80 secondi sul cronometro e la panchina irlandese ormai vuota gli yankee sarebbero caduti in un intelligente schema irlandese fatto di linee efficaci e di camminatori destinati ad aprire la difesa e permettere a Tommy Bowe la tripletta. C'è stata una giocata intelligente, con la corsa rotta di Brian O'Driscoll per O'Gara che calciava un chip per la caccia di Keith Earls. La palla rimbalzava lontano dalla linea Usa provocando un rinvio dai 22; orologio a 79 minuti. Esattamente un minuto dopo il centro esterno Usa Paul Emerick correva sotto i pali irlandesi per sette punti. Gli yankee arrivavano a cinque punti dal punto di bonus e l'Irlanda lo perdeva.
Io elaboro questo punto per un motivo, non perché ha segnato Emerick, ma perché l'Irlanda, una nazionale di prima fascia piena di campioni, con 80 secondi sul cronometro contro dei dilettanti, ha scelto una giocata 50-50 fondata sul rimbalzo della palla. Non avrebbe mai dovuto arrivare a questo. La varietà è uno strumento importante e se l'Irlanda avesse fatto sei mete il calcetto a seguire sarebbe stato una scelta splendida, la ciliegina sulla torta. Ma l'Irlanda per almeno un anno non è riuscita a imporre il proprio gioco e questa scelta tipo “tira e spera” è emblematica dei nostri guai. Dov'è l'attacco? O come il personaggio interpretato da Jack Nicholson, Melvin Udall, era solito chiedere... Non c'è niente di meglio di questo?
In tutto il weekend ho visto gente a bocca aperta per la brillantezza dello spettacolo. La Francia contro il Giappone è stata eccezionale, così come Sudafrica e Galles. Oserei dire che ho particolarmente apprezzato i Pumas che lottavano con l'Inghilterra e mi ha spezzato il cuore vedere loro e poi il Galles cadere per una combinazione di sfortuna e calci sbagliati. Se la fortuna è la tua donna allora l'arbitro Chris White deve essere un troll visto che i gallesi non hanno ricevuto nulla alla fine, così come l'Argentina per un placcaggio in ritardo. L'Irlanda non aveva bisogno della fortuna, perché dovendo affrontare gli Stati Uniti, le aveva già dato una mano molto più che ai Pumas e ai gallesi. Ha saputo sfruttare al massimo questa fortuna? No. Che cosa abbiamo imparato da questa partita?
Ora, sembra che l'Irlanda possa esprimersi al meglio solo quando è un'outsider, nettamente sfavorita, e giocando come un cane rabbioso. Per fortuna è esattamente quello che mi aspetto il prossimo fine settimana contro i Wallabies, e non vedo l'ora che arrivi venerdì. Ma quando servono pazienza, precisione e punch, facciamo fatica. Per quanto avrei detestato un punto di bonus con una meta su maul da rimessa laterale, o addirittura da mischia, almeno sarebbe stata una vittoria con punto di bonus che avrebbe potuto stroncare gli Stati Uniti prima di poter giocare un rugby un po' più piacevole al largo (tempo permettendo ). Non è accaduto in primo luogo perché, come architetti, non siamo riusciti a creare questo disegno. Ci sono molti motivi, ma il principale è il livello dei nostri primi cinque uomini, che non capiscono il loro ruolo nel gioco aperto o non sono in grado di eseguire il loro ruolo. Il prossimo fine settimana ci dirà molto.
Non era cominciata così, il primo breakdown è stato feroce, eccellente. La prima palla ricevuta da Jonny Sexton (da un calcio nel box degli Stati Uniti) è stata rilanciata nell'angolo, eccellente. La prima rimessa laterale degli Stati Uniti è stata rubata dalla pressione degli avanti irlandesi, eccellente. La prima mischia irlandese è stata un grande urto, un po' alta dal punto di vista tecnico, ma potente e con una spinta pesante, gli Stati Uniti sono stati mandati indietro, eccellente. La prima rimessa laterale (a O'Connell) è avanzata in maul con Donncha O'Callaghan come numero nove per due volte e O'Connell a ricevere palla due volte, eccellente. I calci a favore sono cominciati a piovere grazie alla pressione, eccellente. Con un tale divario nel gioco ordinato si trattava solo di gestire la partita. Immaginate per un momento una provincia irlandese o un pacchetto di Tolosa capaci di una tale superiorità, lasciamo perdere Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa, Francia, Galles, Scozia, Argentina e anche in Inghilterra. Che cosa si sarebbe dispiegato?
Ma poi gli Stati Uniti hanno cominciato a prendere possesso nel gioco e nelle condizioni date hanno mostrato un grande livello di precisione e pazienza con palla in mano. Emerick ha gestito una serie di attacchi rimbombanti sul canale esterno, mettendo nel mirino O'Driscoll in quattro occasioni, e facendolo scivolare una volta. Ah, Eddie O'Sullivan sei un uomo intelligente. Ho molto apprezzato le tue interviste per tutta la settimana e soprattutto prima e dopo la partita. Nella battaglia degli allenatori O'Sullivan ha battuto il suo uomo, Declan Kidney, niente da dire.
Già al minuto 30 l'intensità irlandese nel breakdown era scemata. Notevole la prestazione di Shane Jennings, ma nel numero otto Jamie Heaslip abbiamo un problema. Come numero sei, Stephen Ferris ha combattuto per tutta partita colpo su colpo, cercando la palla affamato dietro a un pack che ha subito il breakdown per gran parte del match. Heaslip è un giocatore di classe mondiale, ma a parte due rimesse laterali non ricordo una sola collisione o una palla portata. Il pack irlandese ha due soli grandi ball-carriers, Ferris e Heaslip. Heaslip deve crescere. Gli altri sono facilitatori del piano di gioco. Todd Clever, il flanker Usa sul lato aperto, ha illustrato questo punto. Al 15' O'Connell organizza un altro maul tambureggiante da rimessa laterale e sul successivo punto d'incontro Clever concede un penalty per mettere in Irlanda sul tabellone. E' un giocatore eccezionale ed è stato brillante, ma non avrebbe mai dovuto essere in quella posizione. Se riesce a entrare lì un uomo di un metro e 93, cosa potrà fare l'australiano David Pocock nel prossimo weekend? Gli Stati Uniti meritano un credito enorme per la loro prestazione, così come il loro leader O'Sullivan. Sapranno leccarsi le ferite in vista della Russia sapendo che quando sono in possesso di palla possono costruire fasi come una squadra di rugby di 15 giocatori in grado di andare avanti a guadagnarsi opportunità. Di fatto, se non ci fosse stata una liberazione piuttosto mediocre da calcio di rinvio dell'Irlanda al 53 ', la maul da rimessa laterale irlandese non avrebbe offerto a Rory Best la possibilità di marcare.
Gli irlandesi, purtroppo, sono ancora alle prese con questo concetto di base: come avanzare con palla in mano. La maul da rimessa laterale e da mischia non avanza. E' molto difficile valutare le prestazioni individuali dei giocatori irlandesi in base al rendimento della squadra, ma l'entrata di O'Gara e Reddan ha migliorato le cose, anche se non sono stati molto attivi nelle ruck, che è esattamente quello di cui l'Irlanda ha bisogno.
P.S. Quella palla che rimbalzava non aveva varcato la linea di meta prima che il mediano di mischia Tim Usasz ci mettesse le mani sopra. Chiamata sbagliata dell'arbitro, una mischia a cinque metri avrebbe portato alla quarta meta e al punto di bonus!
Liam Toland


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