mercoledì 16 novembre 2011

L'arbitro Lawrence minacciato: Sudafrica addio

Il rugby professionistico sta facendosi contagiare dagli aspetti più negativi di altri sport? E' la domanda che sorge dopo quanto accaduto all'arbitro neozelandese Bryce Lawrence, protagonista di una direzione discutibile del match Australia-Sudafrica ai mondiali. Lawrence ritiene di non poter più arbitrare in Sudafrica, dopo le minacce e gli insulti ricevuti sul web. Le sue dichiarazioni sono riportate dal New Zealand Herald.



L'arbitro neozelandese Bryce Lawrence ha dichiarato che non dirigerà più in Sudfrica se riceverà altre minacce personali dopo la sua performance nel controverso scontro tra Australia e Sudafrica nei quarti di finale della Coppa del mondo. Lawrence fu attaccato dai giocatori sudafricani, da tifosi e media per il suo arbitraggio del brekdown dopo la sconfitta per 11-9 degli Springboks contro i Wallabies. Al suo ritorno in Sudafrica il capitando degli Springboks John Smit, annunciando il suo ritiro, aveva detto: "La cosa positiva è che non sarò più arbitrato da lui". Una campagna su Facebook intitolata "Petizione perché Bryce Lawrence non arbitri mai più una partita di rugby" ha creato la piattaforma per gli insulti indirizzati al neozelandese, mentre una stazione radio sudafricana ha affermato di averlo chiamato per scherzo nel bel mezzo della notte.
Lawrence ha detto a Tony Veitch di Radiosport di essere consapevole dei problemi che potrebbero sorgere se andasse ad arbitrare una partita in Sudafrica nel Super 15 del prossimo anno: "Non sono veramente preoccupato, ma conosco un sacco di persone nella Rugby Union neozalendese e in quella sudafricana che lo sono. In tutta onestà non ho intenzione di andare lì se c'è qualche minaccia personale o se devo preoccuparmi per la mia sicurezza, perché alla fine è un lavoro, ed è anche solo uno sport e non ho intenzione di mettere me stesso a rischio".
Altre persone stanno esaminando l'aspetto della sicurezza e Lawrence attende i loro consigli.
"Ho arbitrato la finale l'anno scorso e un sacco di partite di playoff, quindi sono perfettamente in grado di arbitrare a questo livello. Arbitrerò squadre sudafricane nel Super Rugby, magari in Australia o in Nuova Zelanda, e sono sicuro che le critiche si riproporranno ogni volta”.

Lawrence dice che non è passato un giorno senza che lui abbia pensato a quel match. "La mia prestazione nei quarti ha creato un sacco di reazioni negative in Sudafrica, piuttosto ostili, molto personali, molto dure. Il rovescio della medaglia è che ho avuto un sostegno veramente forte da parte di gente di rugby in Nuova Zelanda e in tutto il mondo, persone che probabilmente mi conoscono un po' più del popolo sudafricano, e che hanno espresso buoni sentimenti nei miei confronti in quel periodo. Non sono state le migliori quattro o sei settimane della mia vita. In tutta onestà non passa giorno o anche ora senza che io pensi a cosa avrei potuto fare meglio, a come questa cosa mi condizioni, a che cosa significa per me andare avanti. E' ancora una vicenda molto fresca e piuttosto cruda".
Lawrence ha ammesso che la sua non è stata una grande prestazione e dice che ha cercato di minimizzare gli errori tecnici. "Sono rimasto deluso da alcuni aspetti nella mia performance, dopo ave arbitrato bene quattro partite della prima fase. Non sto incolpando nessuno, salvo me stesso, per la prestazione nel quarto di finale. Non ho arbitrato come avrei potuto. Ero abbastanza rilassato entrando in quella partita, avevo arbitrato Australia-Sud Africa più volte negli ultimi anni al Tri-Nations e la partita non mi spaventava né preoccupava. Penso solo che non ho dato il meglio. Lo faccio quando sono piuttosto deciso e ragionevolmente tecnico e tattico. In quella circostanza ho sottovalutato l'aspetto tattico mentre cercavo di minimizzare gli errori tecnici. Sono stato criticato pesantemente e alcune di quelle critiche le accetto, perché so che avrei potuto fare meglio".
In una sola settimana dopo quel match oltre 60.000 tifosi hanno aderito alla pagina di Facebook. Alcuni erano fiduciosi che la loro petizione potesse convincere l'International Board a far rigiocare il quarto di finale. "I Boks meritano di rigiocare!" ha detto Kim-Leigh Kristen Davids. "Noi chiediamo di rigiocare! Possiamo battere gli australiani dormendo! (Senza Bryce Lawrence come arbitro”.
Lawrence dice di aver letto alcuni degli insulti che gli sono stati rivolti. "Sono stato abbastanza stupido, un paio di mesi prima del mondiale, da farmi convincere da alcuni dei nostri arbitri più giovani a iscrivermi a Facebook, perché è un ottimo modo per comunicare tra noi. Così alcuni di questi commenti che andavano su Facebook sono arrivati anche sulla mia pagina. Non capisco come, ma io non capisco niente di Facebook, così un sacco di commenti personali piuttosto brutti sono apparsi sulla mia pagina. Mentirei se dicessi che non ne ero a conoscenza, ma quello che ho visto mi ha dato un'idea abbastanza chiara di ciò che la gente stava provando".
Lawrence, che è ritenuto uno dei migliori arbitri nell'emisfero australe dopo aver diretto la finale del Super 15 quest'anno, dice che il fatto di essere stato lasciato fuori dal panel per il prossimo Sei Nazioni è una conseguenza della sua performance ai mondiali. "Ci sono state alcune conseguenze abbastanza chiare dopo la mia direzione nei quarti di finale. Non arbitrerò nel Sei Nazioni del prossimo anno, e si potrebbe dire che ho avuto un turno di riposo, ma in realtà io devo accettare che una delle conseguenze della mia prestazione è che non arbitrerò il Sei Nazioni. E' deludente a livello personale, ma anche qualcosa che probabilmente sono in grado di sostenere. Spesso gli arbitri sono criticati e non sono chiamati a rispondere. Bene, io sono chiamato a rispondere e non arbitrerò il Sei Nazioni".
Dopo i quarti, l'arbitro sudafricano Andre Watson, ha detto che Lawrence non avrebbe mai più dovuto dirigere in una Coppa del mondo perché "non ha controllato il breakdown" e che sarebbe stato severamente ammonito dall'IRB.

Nessun commento:

Posta un commento