A quanto pare l'International Rugby Board sta investigando su quello che la mischia è diventata. Senza voler apparire troppo cinico, la storia suggerisce che il risultato sarà l'equivalente giuridico di un bicchiere di acqua tiepida. Forse ci ritengono tutti cattivi ragazzi e vogliono istruire i nostri sorveglianti a tornare ai tempi delle bacchettate. Forse lasceranno tutto così com'è, per divertirsi. O forse chiederanno a noi piloni di eseguire una sorta di danza delle mani prima dell'impatto. Dopotutto, lo spettacolo deve andare avanti. Qualunque sia la decisione, se la mischia non cambierà drammaticamente non sarà stato fatto abbastanza, perché l'intera area oggi è una farsa.
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martedì 10 gennaio 2012
Noi piloni, una vita impossibile
David Flatman è un pilone del Bath, 8 caps con l'Inghilterra. Sull'Independent dice la sua sul groviglio di problemi che è oggi la mischia chiusa.
mercoledì 16 novembre 2011
L'arbitro Lawrence minacciato: Sudafrica addio
Il rugby professionistico sta facendosi contagiare dagli aspetti più negativi di altri sport? E' la domanda che sorge dopo quanto accaduto all'arbitro neozelandese Bryce Lawrence, protagonista di una direzione discutibile del match Australia-Sudafrica ai mondiali. Lawrence ritiene di non poter più arbitrare in Sudafrica, dopo le minacce e gli insulti ricevuti sul web. Le sue dichiarazioni sono riportate dal New Zealand Herald.
L'arbitro neozelandese Bryce Lawrence ha dichiarato che non dirigerà più in Sudfrica se riceverà altre minacce personali dopo la sua performance nel controverso scontro tra Australia e Sudafrica nei quarti di finale della Coppa del mondo. Lawrence fu attaccato dai giocatori sudafricani, da tifosi e media per il suo arbitraggio del brekdown dopo la sconfitta per 11-9 degli Springboks contro i Wallabies. Al suo ritorno in Sudafrica il capitando degli Springboks John Smit, annunciando il suo ritiro, aveva detto: "La cosa positiva è che non sarò più arbitrato da lui". Una campagna su Facebook intitolata "Petizione perché Bryce Lawrence non arbitri mai più una partita di rugby" ha creato la piattaforma per gli insulti indirizzati al neozelandese, mentre una stazione radio sudafricana ha affermato di averlo chiamato per scherzo nel bel mezzo della notte.
giovedì 20 ottobre 2011
Parla Joubert, l'arbitro della finale
E' piuttosto insolito che un arbitro si faccia intervistare prima di una partita. Che lo faccia a pochi giorni dalla finale di Coppa del mondo non è probabilmente mai accaduto. Craig Joubert ha infranto il tabù e questo potrebbe significare che anche l'ambiente tradizionalmente chiuso e autoreferenziale dei direttori di gara si sta aprendo al mondo, come osserva il New Zealand Herald.
L'arbitro della finale di domenica tra Francia e All Blacks dice che dovrà meritarsi il rispetto dei giocatori nelle prime fasi del match decisivo. "Io credo nella filosofia dell'essere fermo fin dall'inizio", afferma Craig Joubert. "E' come crescere i bambini: vogliono solo sapere dove sono i confini. E questi ragazzi sono così disciplinati che reagiranno nel modo giusto".
La scelta di Joubert per la finale potrebbe preannunciare una nuova era per il rugby. A 33 anni, il sudafricano rappresenta una nuova generazione di ufficiali di gara. Ma non è solo la sua nomina ad essere importante, così incoraggiante per lo sport. E' la sua filosofia, il suo atteggiamento. Joubert è una boccata d'aria fresca nei corridoi, un tempo chiusi, del mondo arbitrale. Ha una visione chiara del gioco e del ruolo dell'arbitro. Fa il suo lavoro con tono calmo e impassibile. Interpreta l'arbitraggio con senso di responsabilità. Dice che gli arbitri dovrebbero essere aperti ai media.
La scelta di Joubert per la finale potrebbe preannunciare una nuova era per il rugby. A 33 anni, il sudafricano rappresenta una nuova generazione di ufficiali di gara. Ma non è solo la sua nomina ad essere importante, così incoraggiante per lo sport. E' la sua filosofia, il suo atteggiamento. Joubert è una boccata d'aria fresca nei corridoi, un tempo chiusi, del mondo arbitrale. Ha una visione chiara del gioco e del ruolo dell'arbitro. Fa il suo lavoro con tono calmo e impassibile. Interpreta l'arbitraggio con senso di responsabilità. Dice che gli arbitri dovrebbero essere aperti ai media.
sabato 15 ottobre 2011
Rolland, sabotaggio su Wikipedia
Il profilo dell'arbitro Alain Rolland su Wikipedia è stato sabotato dopo la sua decisione di espellere il capitano del Galles Sam Warburton. Nelle prime righe è stata inserita la frase "un pazzo che ha erroneamente espulso Sam Warburton". Più avanti si "completa" il testo con questa frase: "Rolland, il cui padre è francese, parla correntemente il francese facendo di lui un arbitro terribilmente neutrale nelle partite che coinvolgono la Francia e squadre che parlano inglese". Modificata anche la scheda biografica in cui al nome viene aggiunto "bit of a knob" (pezzo di idiota). Rolland non è il primo a subire un bombardamento sulla più frequentata encoclopedia online. Analogo trattamento era toccato a Bryce Lawrence dopo Australia-Sudafrica. I gestori di Wikipedia sono intervenuti ripulendo il testo e bloccando ulteriori accessi.
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