Il piccolo Webb Ellis |
Placcato in aereo. Il caso ha voluto che Sam Warburton, il capitano del Galles espulso nella semifinale con la Francia per un placcaggio illegale su Vincent Clerc, abbia dovuto viaggiare da Auckland a Brisbane, sulla via del ritorno, proprio al fianco del giocatore francese. “Seduto a fianco di Clerc, quante probabilità c'erano? Comunque è un bravo ragazzo”, questo il tweet postato da Warburton.
Non si rassegnano. Un buon numero di tifosi francesi non si rassegna alla sconfitta di un punto. Secondo loro il calcio piazzato di Donald, che si sarebbe rivelato decisivo, non sarebbe passato tra i pali ma all'esterno del palo di destra. Il filmato non chiarisce in modo definitivo l'episodio, anche se i giudici di linea sembrano non avere dubbi e nessun giocatore francese chiede l'intervento del Tmo. Ma il dibattito impazza sul web.
Weepu stava male. Piri Weepu ha rivelato di avre giocato i suoi 50 minuti di finale con un dolore all'inguine. Si era infortunato durante il riscaldamento, sia pure in modo meno grave rispetto agli analoghi malanni di Carter e Slade. Ma ha deciso di giocare lo stesso. L'infortunio lo ha però sicuramente condizionato nei calci piazzati.
Dito nell'occhio. Un altro filmato fa discutere. E' quello che proverebbe un fallo odioso di Rougerie nei minuti finali del match con la Nuova Zelanda. Il centro francese, come già rivelato dal New Zealand Herald, avrebbe infilato un dito in un occhio di Richie McCaw. Alcuni giornali francesi ribattono ricordando una ginocchiata dello stesso McCaw a Parra, che non è stata sanzionata dall'arbitro. I neozelandesi non hanno comunque chiesto la citazione a giudizio di Rougerie e l'Irb ha fatto sapere che ormai i termini per una decisione in merito sono superati.
Multati. E fa molto discutere, naturalmente, la multa di quasi 3000 euro rifilata alla federazione francese per il comportamento dei giocatori francesi, che hanno sfidato l'haka disponendosi in formazione a freccia e avanzando verso i neozelandesi. Vale per tutti il giudizio di Eric Janssen, giornalista del Telegraph che vive in Nuova Zelanda: è stato un gesto fantastico, questa multa è senza senso.
Auguri Webb Ellis. Sylvia Namoa, una giovane donna di Auckland, ha dato alla luce un bambino alle 2.08 di lunedì, poche ore dopo la conquista della coppa del mondo. Con il marito Naufahu ha deciso di chiamarlo Jayden Webb Ellis. Sylvia, che è nata nel 1987, anno in cui gli All Blacks vinsero il primo mondiale, ha detto: “Pesa 3 chili e mezzo, uno meno della coppa, e si può dire che oggi abbia la misura di un pallone da rugby, ma spero che un giorno giocherà con gli All Blacks”.
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