martedì 4 ottobre 2011

Possiamo farcela senza Dan?

Così ha titolato la prima pagina il Dominiom Post di Wellington dopo l'addio di Carter al mondiale. Sullo stesso giornale Justin Marshall, ex mediano di mischia che ha giocato con Carter decine di partite, ha cercato di dare una risposta.


E' impossibile sopravvalutare l'importanza dell'infortunio che ha posto fine al torneo di Dan Carter. Gli All Blacks, a mio parere, ora probabilmente rientrano nel branco. Con Carter avevano un assetto di classe mondiale che li rendeva i favoriti per la vittoria nella Coppa del mondo. Ora sono ancora tra i contendenti, ma hanno subito un calo nella scala dei pronostici.
Lui è così importante. Con Carter gli All Blacks avrebbero comodamente implementato il loro piano di gioco, eseguito i movimenti e calciato efficacemente per vincere il torneo. In sostanza, abbiamo perso un vantaggio che avevamo perché abbiamo perso un'arma insostituibile. Richie McCaw è un mio buon amico e una persona per la quale ho molta ammirazione. E' un grande giocatore e leader, ma la mia principale preoccupazione per la Coppa del mondo era un infortunio di Carter. Se Richie cadesse sarebbe un duro colpo, ma la squadra sarebbe ancora in grado di funzionare in modo efficiente in sua assenza. Probabilmente non così bene, ma la vita andrebbe avanti. Con l'assenza di Carter le mie più profonde paure sono diventate realtà, e sono tutte concentrate intorno alla zona vitale della gestione del gioco. Richie è un grande leader, ma alla fine ogni volta che lo vedi prendere decisioni chiave guarda a Carter.
Quando Dan ha iniziato a giocare - e ho avuto il privilegio di giocare con lui per Canterbury e gli All Blacks - era un talento brillante con competenze bizzarre, ma era ancora inesperto nella sua gestione del gioco. Ha avuto la fortuna inizialmente di giocare numero 12 accanto a Mehrtens, che era brillante e gestiva tatticamente la partita bene. Così Dan ha imparato guardando Mehrtens e dai propri errori. Ed è diventato il miglior lettore del gioco nel mondo. Se non mi credete, sedetevi a rivedere la partita con la Francia.
Israel Dagg è stato il man of the match, ma per me Carter è stato il miglior giocatore in campo. Ha creato quasi tutto quello che gli All Blacks hanno fatto proprio perché lui legge il gioco così bene.
Quando si parla di gestione del gioco, non è solo saper calciare e passare come si deve, è calciare al momento giusto e alla giusta distanza, passare al giocatore giusto. Si tratta di cogliere il momento, e in questo lui è il migliore del mondo.
Noi non manchiamo di talenti nella posizione, ma siamo al 100 per cento privi di quel tipo di gestione del gioco. Colin Slade, Aaron Cruden e in una certa misura Piri Weepu - a causa del suo tempo limitato come numero 10 - non sono in grado di gestire la partita in quel modo per la loro inesperienza.
Non fraintendetemi. Possiamo ancora vincere. Ma abbiamo perso un ingranaggio vitale. E' un talento mostruoso che non si può sostituire, come Jonny Wilkinson al meglio, Stephen Larkham, Grant Fox, Joost van der Westhuisen o John Kirwan alla prima Coppa del mondo. Sono giocatori su cui puoi contare per fare cose straordinarie.
Carter ha anche una capacità che ho visto in pochi giocatori, ed è l'essenza del tempo. Quando riceve la palla in una posizione di compromesso, in cui altri giocatori potrebbero farsi prendere dal panico, sa trasformare una situazione di pressione in qualcosa di positivo.
Ok, questa è la cattiva notizia. Ora qualcosa di positivo. Abbiamo ancora talento, equilibrio e consistenza per vincere questa Coppa del mondo. Mi chiedo ora se l'assenza di Carter non illumini la possibilità di inserire Mils Muliaina nel top XV, magari spingendo Dagg all'ala. Merita certamente un'attenta valutazione un giocatore con 100 caps che sa prendere buone decisioni e può essere molto influente nelle fasi finali del torneo.
Allora, chi è la soluzione a questo problema? Non vedo Weepu come un'opzione reale per il numero 10 di partenza. Lui può essere scelto come mediano di mischia e passare apertura nel corso del match o partire dalla panchina per coprire uno dei due ruoli. Io sono un fan di Cruden, ha disputato una grande ITM Cup, ma questo torneo è un milione di miglia distante dalla Coppa del mondo. Io non credo che sia in forma da test, e dubito si guarderà oltre i convocati iniziali. Slade è in grado di gestire il gioco anche se è giovane, ma la mia preoccupazione su di lui è la seguente: è in grado gestire la pressione nei calci piazzati e di prendere giuste decisioni con la partita in bilico? Nei suoi test recenti è qui che la sua prestazione è stata giudicata insoddisfacente. Ma è incredibile quanta responsabilità vi arrivi addosso quando improvvisamente non c'è Carter, e un giocatore liberato dal peso di essere un back-up può crescere. Slade ha la capacità di farlo.
La Nuova Zelanda, non è una grande notizia, ma non è affatto alla fine. Tutto ciò che possiamo fare per aiutare questa squadra straordinaria è mostrare il nostro sostegno incrollabile. Hanno risorse in abbondanza.
Justin Marshall

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