lunedì 6 febbraio 2012

La nuova Inghilterra espugna Murrayfield

SCOZIA-INGHILTERRA 6-13
La nuova Inghilterra di Stuart Lancaster, prossimo avversario dell'Italia all'Olimpico, respira. E' riuscita a evitare una partenza con il piede sbagliato, anche se gli scozzesi possono recitare il mea culpa per non aver saputo cogliere alcune limpide occasioni da meta. Decisiva la meta di Charlie Hodgson quando la ripresa era cominciata da 29 secondi. L'apertura ha ribattuto un calcio di liberazione di Parks ed è riuscita a schiacciare millimetricamente oltre la linea. Per il resto una partita combattuta, dura, non spettacolare, con gli inglesi superiori in mischia chiusa e abbastanza efficaci in difesa. Inutile la grande partita del migliore in campo, il numero 8 scozzese David Denton. Il significato del match secondo una delle firme del Telegraph.
Scozia: R Lamont; L Jones, N De Luca, S Lamont, M Evans; D Parks ( G Laidlaw 57), C Cusiter (M Blair 59); A Jacobsen (G Cross 75), R Ford (cap, S Lawson 75), E Murray; R Gray, J Hamilton (A Kellock 59); A Strokosch (J Barclay 59), R Rennie, D Denton. 
Marcatori: Parks 2 cp (25, 32).
Inghilterra: B Foden; C Ashton, B Barritt (M Brown 72), O Farrell, D Strettle;
C Hodgson (J Turner-Hall 63), B Youngs (L Dickson 63); A Corbisiero (M Stevens 63), D Hartley, D Cole; M Botha, T Palmer (G Parling 59); T Croft, C Robshaw (cap), P Dowson (B Morgan 68).
Marcatori: Hodgson meta (41), Farrell 2 cp (22,74), 1 trasf. (41).
Arbitro: George Clancy.
E' stato solo un piccolo cerotto su un taglio che ha richiesto due punti di sutura, ma la profonda passione che ha portato Stuart Lancaster a rompere la parete vetrata del suo box quando Charlie Hodgson è andato in meta, facendo così un danno alla sua mano, cattura l'umore di giornata dell'Inghilterra: affiatata, concentrata e unita.
Lancaster ha mostrato la ferita timidamente, ma con evidente orgoglio. Questi erano i suoi ragazzi e avevano servito bene la maglia, un tema ricorrente nella fase di preparazione. Finalmente c'era una sostanza utile per usare parole dolci, qualcosa a cui attaccarsi. La vittoria per 13-6 non è stata splendida, tutt'altro che travolgente, anche fortunata, con l'arbitro al video che ha giudicato a favore dell'Inghilterra, ma ha avuto un significato, il primo successo a Murrayfield dall'epoca di Clive Woodward (con Andy Robinson assistente) che aveva vinto qui nel 2004.
Il resto del mondo di rugby non tremerà per ciò che ha visto, ma quel sorriso sui volti inglesi racconta una sua storia. La vittoria dà un trampolino di lancio all'Inghilterra e dà credibilità a Lancaster. Chissà, potrebbe non passare molto tempo prima che quel goffo prefisso, “ad interim”, possa essere cancellato. Un curriculum sottile ha appena acquisito una voce notevole. La sua domanda per l'incarico è stata presentata formalmente. La procedura è iniziata con la nomina Lancaster all'inizio di dicembre, ha visto gettare le fondamenta nel campo “back-to-basics” di Leeds e ha premuto i pulsanti emotivi quando il coach degli avanti Graham Rowntree ha consegnato le maglie ai giocatori durante una cerimonia privata nel loro albergo di Edimburgo, venerdì sera.

Questa è stata un'altra innovazione di Lancaster, un rituale che All Blacks e Aussies hanno a lungo evocato per sottolineare l'eredità e la creazione di un patrimonio da trasmettere di generazione in generazione. Lancaster, che aveva invitato un Gotha di stelle dello sport per fare discorsi motivazionali al campo di addestramento, ha anche notato come giocatori di cricket in Inghilterra hanno il loro posto nel pantheon cucito con un numero sulle maglie. Probabilmente non passerà molto tempo prima che raccomandi la stessa cosa.
"Wig [Rowntree] è stato fantastico, è il terzo pilone più convocato dell'Inghilterra, e ha parlato con vera emozione", ha detto Lancaster, convinto sostenitore del potere dello spirito di squadra. "Queste cose sono importanti. Avete visto come in difesa abbiamo mostrato carattere, il modo in cui i ragazzi si sono impegnati".
Gli inglesi hanno subito più di un break dagli scozzesi, ma hanno sempre recuperato in difesa per tenere la linea. La loro disciplina sotto assedio è stata impressionante. In passato l'Inghilterra aveva regalato troppi calci inutili. Naturalmente, non tutto è stato dovuto alla forte resistenza inglese, la Scozia è stata completamente colpevole se la linea di meta inglese non è stata violata, con la squadra frustrata dalla dissoluzione ripetuta. Sono loro che devono tornare a casa e rifletterci su. Robinson guardava scioccato. E' stato un momento terribile per lui.
È stata una partita cattiva, l'equivalente di due calvi che combattono per un pettine. Ma questo non ha molta importanza dal punto di vista dell'Inghilterra. Secondo molti gli inglesi dovevano andare in cerca di un nascondiglio. Invece ora hanno la consapevolezza di ciò che il test rugby è. Sarà stato disordinato e frenetico, ma lo è spesso. "Tutto questo serve come punto di riferimento, ti dà la fiducia che si sta andando nella giusta direzione", ha detto Lancaster. "E' solo una partita, però, l'inizio di un viaggio. Spero che dia di nuovo alla gente qualcosa di cui rallegrarsi. Non è stato molto divertente il rugby inglese in questi tempi, vero? Era giunto il momento di costruire una nuova Inghilterra".
Lancaster dice che non si monteranno la testa. Aveva viaggiato fino ai Borders venerdì per vedere i Saxons martellati 35-0 dalla Scozia A. Lancaster è consapevole delle insidie. I piedi sono saldamente piantati per terra in vista del viaggio a Roma. "Non ci saranno feste sfrenate", ha detto Lancaster mentre si preparava a salire sul charter notturno verso il sud gelato per approdare alle tre di notte alla base di Pennyhill Park. Inghilterra riconvocata per lunedi. Si valuterà l'idoneità del centro Brad Barritt, che ha lasciato il campo con una gamba insensibile, e dell'apertura Charlie Hodgson che ha preso un colpo alla spalla. Il numero 10 della Coppa del Mondo, Toby Flood, che ha recuperato da un infortunio al ginocchio, si allenerà martedì. "La gente dovrà lavorare duro per ottenere la maglia", ha detto Lancaster.
Sono emersi rendimenti diversi in campo. La mischia chiusa ha creato una spinta straordinaria, ed è stato questo l'aspetto migliore del gioco dell'Inghilterra. La touche è stata all'altezza, la terza linea di grande efficacia. Il seconda linea Mouritz Botha è stato un vero e proprio cavallo da battaglia. Il numero 8 Phil Dowson ha vacillato un paio di volte contro il suo omologo, Dave Denton, che è stato una spanna sopra ogni altro giocatore in campo. Owen Farrell ha avuto i nervi saldi nel calciare i suoi punti, due penalty e la trasformazione della meta di Hodgson, una carica sul calcio di liberazione 29 secondi dopo il riavvio del gioco nella ripresa.
Non è stato il solo colpo che l'Inghilterra ha inflitto alla Scozia, come indicato da Lancaster. E' stata un'esperienza dolorosa, ma non per l'Inghilterra.
Mick Cleary

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